Il ministro degli esteri, ex sindaco di Londra, Boris Johnson ha presentato le sue dimissioni dall’esecutivo del Governo May. Dimissioni che fanno seguito a quelle di ieri notte di David Davis, ministro per la Brexit.
La scelta di entrambi è legata alla volontà del governo britannico di condurre una soft brexit e quindi di scendere a compromessi con l’Unione Europea cedendo molto rispetto a quanto i brexiteers più incalliti dell’esecutivo erano disposti a concedere nei mesi a seguire il referendum del 2016.
Per quanto il primo ministro Theresa May avesse subito messo un tampone alla perdita di David Davis, incaricando nel corso del pomeriggio di oggi il conservatore Dominic Raab di prendere il suo posto, ora con le dimissioni di Johnson non si può negare che il Governo May sia nel pieno di una crisi che ancora una volta è dettata da differenti stati d’animo, e soprattutto prese di posizioni, proprio all’interno del partito di maggioranza: i Tories.