A causa della Brexit Londra perderà anche l’Ufficio brevetti europei, o UPC – Unified Patent Court nella definizione internazionale, così come ha già perso l’Agenzia del farmaco volata ad Amsterdam e l’Autorità europea delle banche trasferitasi a Parigi.
Tutte conseguenze della decisione del Regno Unito di abbandonare l’Unione Europea, perdendo quindi il ruolo di sede ufficiale di alcuni dei maggiori enti di controllo al quale fanno riferimento tutti i 28 stati membri.
Ma c’è già chi è pronto ad approfittarne e in pole position sembra esserci proprio Milano (che per altro aveva perso al rush finale la sfida per aggiudicarsi l’EMA).
La città metropolitana e la Regione Lombardia hanno confermato l’interesse ad ospitare l’Ufficio brevetti europei con tanto di candidatura ufficiale presentata in occasione di una speciale riunione tenutasi presso la Farnesina, la sede del Ministro degli affari esteri.
Se dovesse essere assegnato all’Italia, sarebbe una sorta di giusto riconoscimento per il paese dato che proprio l’Italia ha registrato nel corso dell’ultimo periodo il maggiore incremento nel numero di depositi di domande di brevetti europei (+4%) rispetto a tutti gli altri stati.
La tempistica e le modalità per assegnare la nuova sede dell’UPC ancora non sono stati resi noti, ma molto probabilmente il tutto avverrà entro il prossimo 31 ottobre, quanto l’UK lascerà l’UE.
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