Il Governo May ha deciso che dal mese di marzo del 2019 non ci sarà più la libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea all’interno del Regno Unito. Un annuncio che giunge come una doccia fredda, soprattutto quando pochi giorni fa Michel Barnier, il capo negoziatore per conto dell’Unione Europea, aveva affermato che “Il Regno Unito ancora non ha idee chiare su come gestire la Brexit“.
Invece sulla questione immigrazione, uno dei temi più scottanti, l’UK ha ora preso una ferma posizione. Forse in parte scontata, dato che la scelta di uscire dall’Unione Europea è stata dettata anche dalla volontà di tornare a gestire le frontiere in maniera diretta, senza controlli o leggi applicate da un governo centrale, come è quello dell’UE.
Come poi studenti, lavoratori e turisti potranno accedere e, soprattutto rimanere a vivere, verrà deciso nei prossimi mesi. Intanto la decisione di mettere un freno alla libera circolazione dei cittadini degli altri 27 stati membri è stata ora presa per essere messa in atto al termine del periodo di durata dei negoziati, per l’appunto marzo 2019.
Una scelta che, a quanto sembra, non è stata presa in maniera unanime da tutto il Governo May: il ministro dell’Economia-Finanza Philip Hammond aveva detto nei giorni scorsi che non ci sarebbe stato alcun cambiamento al sistema di ingressi quando la Gran Bretagna lascerà l’Unione Europea, mentre il ministro degli interni Amber Rudd aveva anche ipotizzato che la libertà di movimento dei cittadii UE potesse rimanere in vigore per un periodo di transizione di tre anni dopo la Brexit, quindi fino al 2022.
Ma per quanto la gestione dei propri confini è un argomento centrale per il Governo May, non sarà argomento di discussione nel prossimo incontro a Bruxelles, il terzo fino ad ora, in programma il prossimo 28 agosto quando torneranno a confrontarsi gli staff di Barnier e quello del segretario di Stato britannico David Davis.
In quell’occasione si tornerà nuovamente a negoziare l’uscita dell’UK dall’UE affrontando prima di tutto i due temi centrali: come gestire la permanenza degli oltre 3 milioni di cittadini europei attualmente presenti nel Regno Unito e quale sarà il prezzo da pagare per uscire, il celebre Brexit bill.
Solo dopo aver trovato un accordo su questi argomenti, sul tavolo delle trattative potranno approdare anche gli altri aspetti, tra i quali la gestione delle frontiere interne.