82 giorni dopo l’alzata del trofeo di John Terry nella sua ultima partita da capitano del Chelsea, riparte oggi una nuova stagione di Premier League. I Blues di Antonio Conte, campioni in carica, cominceranno il campionato con l’impegno più abbordabile sulla carta tra le ‘top 6’, ospitando a Stamford Bridge il Burnley di Sean Dyche. Sarà una partita che ci dirà molto sul tipo di Chelsea che vedremo quest’anno e dove potremo finalmente capire l’impatto di Morata su questa squadra, anche se, per vederlo giocare insieme a Hazard, Pedro e al nuovo acquisto Bakayoko, dovremo aspettare ancora una manciata di giornate, visto che sono tutti infortunati al debutto.
La pretendente al titolo quest’anno è senza dubbio il Manchester City di Pep Guardiola. Avendo speso altri £180 milioni per rinforzarsi sembra destinata al dominio di questa Premier, ma per farlo dovrà riuscire a migliorare in difesa. Pur essendo stata potenziata con Walker, Mendy e Danilo, la ‘back 4‘ del City rimane il punto debole della squadra. Ci si aspetta tanto dal nuovo esterno offensivo Bernardo Silva (da poco incoronato campione di Francia col Monaco), giocatore capace di spostare gli equilibri di una partita con una singola giocata.
Dietro alle due favorite stanno le altre quattro big: Man United, Liverpool, Arsenal e Tottenham, tutte alle prese con problemi diversi da affrontare. Lo United di Mourinho sulla carta è forse la più vicina al Chelsea e al City, ma bisogna vedere se il Portoghese riuscirà a trasformare una squadra che ha concluso l’annata passata al sesto posto in una in grado di lottare per il titolo.
L’Arsenal di Wenger si è rinforzata bene con l’arrivo di Lacazette dal Lione, attaccante completo capace di metterla dentro in tutti i modi possibili, ma la vera sfida che i Gunners dovranno affrontare quest’anno è la maledizione dell’Europa League, che gradualmente farà diventare la squadra sempre più esausta, perché giocare al giovedì sera e poi al weekend non è facile.
Il Liverpool di Klopp e il Tottenham di Pochettino sembrano essere le uniche due squadre che non si sono rinforzate. Con le partenze imminenti di Philippe Coutinho e Danny Rose le due squadre iniziano la stagione con uno svantaggio notevole. Ma se il Liverpool si è consolato con l’arrivo di Mohamed Salah dalla Roma, gli Spurs restano l’unica squadra di Premier League a non aver finalizzato nessun nuovo acquisto, e questo, insieme alla partenza di Walker e al cambio di stadio (si giocherà a Wembley) potrebbe significare l’inizio di una pessima stagione per il Tottenham dopo anni di lotta al vertice.
Ma ci sono tanti altri temi a cui pensare: riuscirà l’Everton a entrare nella Top Six dopo aver speso oltre £100 milioni? Come faranno le due neo promosse Huddersfield e Brighton, alla prima stagione in Premier League, a rimanere nella massima serie dopo pochi investimenti da parte dei proprietari? Il West Ham si sentirà finalmente a casa nel London Stadium dopo una prima annata disastrosa nel ex Stadio Olimpico? E la stella del Leicester tornerà a brillare?
Domande che troveranno risposte nei prossimi nove mesi: 380 partite di fuoco tutte da seguire, perché sta ricominciando il campionato più appassionante del mondo.
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