Missione compiuta per il Milan a Londra. Esce indenne dal Tottenham Hotspurs Stadium (0-0) e vola ai quarti di finale, grazie al gol segnato da Brahim Diaz nella partita di andata.
È stata una partita ostica, non spettacolare ma tesa, che il Milan ha controllato con relativa facilità, muovendo la palla con precisione, e chiudendo tutti gli spazi a Kane e compagni. La posta in palio era alta, l’approdo tra le migliori otto in Europa, e i rossoneri l’hanno portata a casa con merito.
Il freddo e la pioggia non hanno tenuto lontano il pubblico. Il Tottenham Stadium, uno degli impianti piú moderni e piú belli al mondo, ha offerto uno spettacolo straordinario. Strapieno in ogni ordine di posti, incluso il settore ospiti dove 3,000 tifosi rossoneri arrivati dall’Italia non hanno fatto mancare il loro supporto. Ma per i tifosi degli Spurs è stata una serata da dimenticare. La squadra di Conte è apparsa priva di idee, prevedibile, incapace di arrivare al tiro, demotivata. Si vede che Harry Kane ha la testa altrove e che altri giocatori come Sanchez e Perisic sembrano non sapere esattamente cosa fare.
Il Milan, conscio che un pareggio sarebbe stato sufficiente alla qualificazione, ha tenuto il baricentro basso, controllando il gioco, ma trovando anche spazi per rendersi pericolosa. Hernandez e Leao hanno confermato di essere una coppia devastante sulla fascia sinistra. Diaz ha creato gioco con naturalezza e originalità. La difesa si è mossa bene e Maignan, nell’unica occasione in cui ha dovuto veramente impegnarsi, un tiro da fuori di Højbjerg, si è fatto trovare pronto.
La serata no del Tottenham è diventata ancora piú chiara al 77mo minuto quando il difensore Romero ha preso il secondo giallo per un fallo tanto grave quanto inutile contro l’imprendibile Theo Hernandez. Rimasta in dieci, la squadra di Conte ha dato addio a ogni speranza di rimonta.
Qualche brivido è arrivato nei sei minuti di recupero, prima il Tottenham ha sfiorato il goal con Kane, poi il Milan ha gettato alle stelle due occasioni nitide, colpendo anche il palo con Origi. Ma buona parte dei tifosi degli Spurs erano già andati via, disgustati dalla performance della loro squadra, e innervositi dal messaggio apparso sullo schermo che annunciava ritardi sulla Victoria line.
Per Antonio Conte si tratta dell’ennesima sconfitta in Champions, un torneo dove non è mai riuscito a incidere come allenatore, e di una rottura probabilmente insanabile con il pubblico. Il suo gioco, molto tattico e difensivo, non piace in terra inglese, e può essere accettato solo se porta risultati, cosa che non avverrà neanche questa stagione.
Il Milan che tanto sta faticando in campionato (quinto posto), oggi può sorridere. Torna nell’elite europeo dove mancava da oltre dieci anni e può continuare a sperare in un titolo, improbabile ma non impossibile. Chelsea, Bayern, Benfica sono già qualificate. Settimana prossima sapremo chi sono le altre squadre (tra queste Napoli e Inter) e chi sarà il loro prossimo avversario.