Euro2016: Conte demiurgo, Pellè operaio e Payet superbo

Tempo di bilanci per gli italiani d'Inghilterra dopo la prima fase. Luci e ombre per i giocatori, grande entusiasmo creato da Conte

Euro2016: Conte demiurgo, Pellè operaio e Payet superbo

 

Terminato il girone eliminatorio di EURO2016, l’Italia di Antonio Conte è attesa dalla difficile sfida contro la Spagna campione in carica allo Stade de France nella serata di lunedì. Iberici che costituiscono l’autentica bestia nera dell’Italia dopo l’eliminazione inferta agli Azzurri di Roberto Donadoni in Austria e Svizzera nel 2008 e di Cesare Prandelli in finale nel 2012 in Polonia e Ucraina. La prima fase ha dato spunti interessanti che permettono di tracciare un bilancio degli italiani impegnati in Premier League.

Luci e ombre per Antonio Conte, prossimo allenatore del Chelsea. Il più grande pregio del CT leccese è stato quello di riaccendere la passione per la Nazionale da parte del pubblico italiano, abbastanza freddo negli ultimi anni circa le vicende degli Azzurri escluso l’exploit del 2012. Tuttavia, complice una povertà tecnica mai così alta negli ultimi anni, il gioco espresso dai suoi ragazzi non ha brillato. Una partita tatticamente perfetta contro il Belgio, ma comunque sbloccata dal lancio di un eccezionale Bonucci. Una prestazione incolore contro la Svezia, ma decisa da un guizzo dell’oriundo Éder. Infine, una brutta prova da parte dell’Italia-bis contro l’Irlanda, a causa di un turn over a metà con grande rischio per alcuni diffidati. La sensazione è che l’Italia giochi meglio quando si presenta da sfavorita, ovvero con le grandi, grazie alla sua attitudine all’attenzione tattica ed alle sue ripartenze. C’è grande curiosità circa le sue scelte in fase offensiva contro la Roja. Staremo a vedere.

Buona prova per Graziano Pellè, centravanti del Southampton e titolare degli Azzurri, alla sua prima partecipazione ad un torneo internazionale per nazionali. Grandissima prestazione contro il Belgio, caratterizzata da un’importante lavoro “sporco” e dalla girata che ha messo in cassaforte la vittoria. Meno brillante la prova contro gli scandinavi, ma la sua successiva assenza contro gli irlandesi porta a pensare che agli ottavi dovrebbe essere lui il titolare. Magari di fianco ad un Insigne in grande spolvero contro i Boys in Green, ma sicuramente pronto a dialogare con Emanuele Giaccherini. L’ex esterno del Sunderland, pupillo di Conte ai tempi della Juventus, sta sorprendendo tutti per personalità e pericolosità sulla fascia. Soprannominato “Giaccherinho” dalla stampa, sta dimostrando senza dubbio di essere il giocatore più simile al campione del mondo Mauro Germán Camoranesi dal suo addio alla nazionale.

Bene anche Angelo Ogbonna contro l’Irlanda. Il centrale di difesa del West Ham, schierato nella retroguardia azzurra in occasione del turn over effettuato dal commissario tecnico, ha ben figurato dimostrando di essere affidabile in caso di bisogno. In difficoltà il terzino Matteo Darmian. Il laterale del Manchester United ha pagato un debutto disattento contro i Rode Duivels, a causa del quale è arrivata una brusca sostituzione ed una panchina contro la Svezia. Prova non eccezionale anche nell’ultima sfida del girone e quindi sembrerebbe probabile l’inserimento di Florenzi contro la Spagna, in risalto nella sfida contro gli scandinavi.

Infine, un rapido approfondimento su giocatori delle londinesi e sugli atleti dei manager italiani che si stanno mettendo in luce. Il migliore fin qui è sicuramente Dimitri Payet, fantasista del West Ham che si è già guadagnato il soprannome di “Dieumitri” da parte della platea francese (“Dieu” significa “Dio”, per neofiti della lingua transalpina). Due goal negli ultimi minuti delle prime due sfide del girone, ma anche grandi giocate e personalità da vendere sulla trequarti, coperto alle spalle da un grande N’Golo Kanté, infaticabile mediano del Leicester. Il presidente del West Ham David Sullivan ha dichiarato Payet incedibile, ma si parla già di una super offerta recapitata agli Hammers da parte del Real Madrid. Grande palcoscenico romanticamente rifiutato da Jamie Vardy, rimasto così alla corte di Claudio Ranieri. I tifosi inglesi stanno impazzendo per lui, spingendo così il commissario tecnico Roy Hodgson a schierarlo titolare contro la Slovacchia dopo la rete decisiva nel derby contro il Galles. Non brillano ancora Olivier Giroud e Eden Hazard, rispettivamente attaccante dell’Arsenal e fantasista del Chelsea. Il francese sta faticando a causa dell’ingrato compito di sostituire al meglio l’escluso Karim Benzema nei Bleus, il secondo non è riuscito ad oggi nel compito di portare il Belgio verso il definitivo salto di qualità.

Tempo di ottavi di finale. Per i giudizi definitivi c’è ancora tempo.

Matteo Calautti

Londra, 25/6/2016