Graziano Pellè non basta. A Torino, Italia-Inghilterra finisce in pareggio (1-1).
L’attaccante del Southampton porta l’Italia in vantaggio al 29-mo. Un delizioso colpo di testa su cross da sinistra di Chiellini, sul quale Hart non può arrivare.
È un vantaggio meritato. Nonostante un centrocampo inedito (Parolo, Soriano e Valdifiori), nel primo tempo la squadra azzurra sembra giocare a memoria: molti passaggi di prima, gioco largo con i due esterni (Darmian e Florenzi) rapidi a trovare varchi, difesa a tre (Ranocchia, Bonucci, Chiellini) e Buffon in porta. Affiancato da Eder, Pellè è bravissimo a difendere palla e fare salire la squadra, da centravanti puro. Ricorda giocatori come Bobo Vieri e Luca Toni. L’Inghilterra tocca molti palloni ma a parte una traversa di Rooney costruisce ben poco e merita di andare in svantaggio.
Nella ripresa, le cose cambiano. Per l’Italia entrano Verratti, Immobile, Abate, Moretti, Antonelli e Vazquez. La squadra azzurra acquista in tasso tecnico ma sembra perdere qualcosa in tattica e precisione. L’Inghilterra ne approfitta per andare avanti, grazie anche all’ingresso di Carrick a centrocampo. Due guizzi di Rooney, al 71-mo e al 73-mo , sono sventati da Buffon, bravo anche a negare il gol a Kane. Ma al 78-mo arriva il pareggio: ci pensa il 23-enne Andros Townsend, ala del Tottenham, appena entrato, con un gran tiro da fuori area. Nel finale, entrambe le squadre cercano il gol del 2-1 senza trovarlo. Si chiude in pareggio, ed è giusto così.
Per Conte è una giornata con alcune note positive. Gli “oriundi” Eder, Soriano e Vazquez hanno confermato di essere giocatori che meritano la maglia azzurra. Il debuttante Valdifiori non ha deluso. Priva dell’obbligo di fare risultato, come in Bulgaria pochi giorni fa, l’Italia ha espresso bel gioco e carattere. È mancato solo il risultato.
“Peccato per l’1-1, ma è stata una buona Italia”, il commento di Conte. “E’ stata una gara vera, con ritmi alti” sottolinea Bonucci “la vittoria ci è sfuggita per poco, ma questa squadra con il tempo può ancora migliorare. Tra gli inglesi ci sono molti giovani interessanti che da anni giocano in Premier, da noi questo manca, un giovane fa fatica a trovare spazio in serie A”.
Francesco Ragni
Londra, 31/3/2015
foto: www.figc.it