I ragazzi italiani dovrebbero pensare seriamente a iscriversi ad una università in Gran Bretagna. Secondo l’ultima classifica pubblicata dalla rivista Times Higher Education, sul podio a livello mondiale due atenei su tre sono britannici. Guardando all’Italia tra le prime duecento sono segnalate solo due istituzioni: le scuole universitarie superiori di Pisa, la Sant’Anna e la Normale, rispettivamente 155esima e 184esima.
I punteggi che hanno determinato la classifica sono legati a una serie di macro indicatori divisi in cinque categorie: formazione, ricerca, internazionalizzazione, numero di citazioni, trasferimento tecnologico e di conoscenze verso il sistema industriale. Uno spettro che guarda al benessere e alla soddisfazione degli studenti, ma anche a quello che devono aspettarsi dopo. Per ogni categoria, inoltre, gli esperti hanno individuato altri fattori, usati per indicare il livello. Ad esempio le dimensioni dell’università o la sua collocazione nel contesto nazionale.
Delle mille università esaminate in ben settantasette paesi, la parte del leone la fanno le istituzioni americane, anche se la Gran Bretagna si conquista una fetta di prestigio. Al vertice si conferma infatti il Regno Unito, con l’Università di Oxford in testa mentre quella di Cambridge sale in seconda posizione. Due gioielli da mostrare con orgoglio per i sudditi di Sua Maestà. A seguire ci sono gli americani, con il California Institute of Technology in terza posizione, a pari merito con la Stanford University.
Anche le università asiatiche cominciano a farsi notare guadagnando terreno, ma l’Europa continua a mantenere cento delle duecento università migliori, segno che il Vecchio Continente continua ad essere la culla del sapere. Anche perché molti dei premi economici per la ricerca sono stati assegnati agli atenei e ai migliori docenti e ricercatori proprio dall’Unione Europea, all’interno dei programmi per potenziare lo studio e le indagini in molti settori.
Nelle prime cinquanta università in classifica figurano molti atenei su cui gli studenti italiani potrebbero fare una riflessione, per corsi di laurea o master. Ad esempio l’Imperial College di Londra, situato in ottava posizione o, sempre nella capitale l’University College, che si è piazzato al sedicesimo posto.
Buono il risultato anche della London School of Economics, che ha ottenuto la 25esima posizione, mentre due posti più in basso si è attestata l’università di Edimburgo. Infine, al 36esimo posto ancora spazio a Londra, con il King’s College. Un segno che nella metropoli, emozionante e piena di stimolo, si studia davvero a un altissimo livello.
Articolo realizzato in collaborazione con SI-UK, società specializzata nell’assistere studenti internazionali interessati a frequentare l’università UK. Per maggiori informazioni visita il sito www.studyin-uk.com.