Nelle università inglesi l’opinione degli studenti conta moltissimo. Al punto che agli allievi dell’ultimo anno viene chiesto di prendere parte al National Student Survey, un questionario in 27 punti, destinato a fotografare la loro esperienza nell’ateneo e a valutarla. Un po’ come se gli allievi anziani, che hanno sempre ricevuto giudizi dal mondo universitario, si mettessero invece a darli.
Nel sondaggio si tiene conto di aspetti diversi, ma l’importante è che le risposte dei giovani non sono un proforma ma hanno davvero un peso. Anzi, professori e responsabili amministrativi degli atenei sono sollecitati dai loro responsabili a tenere conto di questa iniziativa e spesso anche ad impegnarsi perché i voti ricevuti dagli allievi siano sempre alti.
Commissionato dall’Ofs, l’Ufficio degli studenti, che un tempo si chiamava Higher education funding council for England, in collaborazione con organismi analoghi di Scozia e Galles e con agenzie private impegnate nel settore dell’educazione superiore, il National Student Survey si tiene ogni anno, tra inizio gennaio e fine aprile.
Gli studenti sono invitati ad esprimersi e a fornire risposte sincere, senza omettere dettagli e senza esagerare alcun aspetto. Le risposte arrivano da persone che si registrano con nome e cognome, ma vengono poi anonimizzate, in modo da garantire la privacy agli allievi e da evitare ripercussioni in caso di “bocciatura” di qualche corso o servizio.
Il quadro che deriva da questa raccolta di opinioni rappresenta una fonte di informazione molto importante a proposito del mondo dell’educazione superiore e risulta fondamentale per le università, che sulla base dei risultati rimodulano corsi di laurea, politiche organizzative, metodi di controllo e di assistenza agli allievi.
La fotografia scattata dal National Student Survey viene messa a disposizione del pubblico attraverso Internet sul sito Unistats e rappresenta un valore aggiunto notevole per gli studenti di oggi come per quelli di domani.
Una guida fondamentale tanto per l’Unione degli studenti quanto per atenei e rettori, dato che i cambi sono sempre a favore degli allievi. Dal sondaggio, poi, i giovani che devono scegliere un corso di laurea possono ottenere indicazioni preziose su dove e come studiare.
Le domande spaziano infatti dalle modalità di insegnamento agli esami, dal supporto dei professori all’organizzazione, dalle risorse per gli allievi allo spazio concesso alle loro opinioni. L’ultima richiesta riguarda la soddisfazione e risulta particolarmente importante visto che il benessere degli studenti conta quanto la competenza di chi sta in cattedra ma non in tutti i paesi viene considerato come meriterebbe.
Secondo un sondaggio di questi giorni, promosso da Sodexo, azienda che si occupa di refezione, infatti, gli allievi inglesi sono tra i più felici in Europa. Gli italiani invece vengono all’ultimo posto, dato che solo il 39 per cento delle matricole dello Stivale ammette di essere soddisfatto. Forse una ragione in più per pensare a un trasferimento, dopo la fine delle Superiori.
Articolo realizzato in collaborazione con SI-UK, società specializzata nell’assistere studenti internazionali interessati a frequentare l’università UK. Per maggiori informazioni visita il sito www.studyin-uk.com.