Erdogan a Londra: incontri al vertice con Regina e Primo Ministro, ma nel paese è polemica

Il presidente turco è in visita nella capitale inglese per tre giorni

Erdogan a Londra: incontri al vertice con Regina e Primo Ministro, ma nel paese è polemica

 

Proseguirà fino a domani la visita a Londra del presidente turco Recep Tayyip Erdogan iniziata ieri. Il premier incontrerà il primo ministro britannico Theresa May e in agenda è previsto anche un incontro con Sua Maestà la Regina Elisabetta (i cui dettagli in merito verranno però confermati solamente nei prossimi giorni). Un’accoglienza vip per l’uomo che governa con il pugno forte la Turchia da oltre 15 anni, e che continua a suscitare forti controversie per il suo stile dittatoriale e i crescenti abusi dei diritti civili.

Non è una visita di Stato, ha spiegato Downing Street ma piuttosto “un’occasione per il Regno Unito e per la Turchia di dare valore alla loro relazione bilaterale e di tenere discussioni importanti su questioni di interesse comune”.

I rapporti tra i due paesi sono cresciuti particolarmente negli ultimi anni, dopo il fallito colpo di Stato ad Ankara nel luglio del 2016, avvenuto tre settimane dopo che il Regno Unito aveva votato per uscire dall’ Unione Europea. Ankara allora accusò gli Stati Uniti e molti leader europei di non aver preso posizioni chiare riguardo all’insurrezione di quella notte; la Gran Bretagna fu invece uno dei primi paesi a condannarla apertamente.

Ora i due paesi puntano a rafforzare questo  legame, soprattutto nel settore di sicurezza e difesa. Già a gennaio i due leader si erano incontrati per siglare un accordo da 100 milioni di sterline per aerei britannici dell’ Aereonautica militare turca.

Per la Gran Bretagna la visita a Londra sarà anche l’occasione di consolidare i rapporti con partner extraeuropei in vista della Brexit. Per Erdogan, Londra rappresenta una tappa internazionale importante nella sua campagna elettorale. Solo il mese scorso, il leader turco ha infatti indetto elezioni anticipate per il 24 giugno nel suo paese nella speranza di ottenere così un altro mandato quinquennale che concentri nelle sue mani più poteri ora appartenenti al Parlamento.

La visita nel Regno Unito era già programma prima dell’annuncio delle elezioni, ma intanto nel paese non mancano le polemiche. L’autoritarismo del “Sultano” e i suoi metodi duri contro cittadini, membri della stampa ed oppositori politici sono ben noti, e stanno portando diverse associazioni ad organizzare vari sit-in e manifestazioni di protesta nella capitale inglese. Molti scenderanno in strada soprattutto nella giornata di martedì – giorno in cui è previsto l’incontro tra Erdogan e la May – davanti all’Ambasciata della Turchia, mentre i leader della campagna di solidarietà in favore dei Curdi hanno già annunciato che ad accogliere il presidente saranno “grandi manifestazioni di protesta” dove sventoleranno bandiere con la fotografia di Erdogan e la scritta “Taman” (basta) che già circolano online.

La stampa britannica ha presentato la visita di Erdogan con un misto di obiettività e pragmatismo, ma non mancano i toni aspri. “È disgustoso vedere Theresa May stendere il tappeto rosso per Erdogan, ma in fondo i nostri leader non sono tanto meglio” scrive l’Independent in un suo editoriale, firmato da un turco che vive a Londra.  Anche il Guardian si è affidato a un autore di origine turca, che nel suo articolo invia una supplica alla Regina Elisabetta“Sua Maestà, per favore, dica “basta” a Erdogan”.

In molti dall’ opposizione chiedono apertamente a Theresa May e alla stessa Regina di indirizzare apertamente la questione degli abusi dei diritti umani in Turchia. Ma come già fatto presagire da Downing Street, essa verrà sollevata in privato e non sono previste dichiarazioni ufficiali. Le questioni importanti per il Governo, al momento, sembrano essere altre.

@AgostiniMea