Trecento concerti in dieci giorni: al via a Londra l'EFG London Jazz Festival 2025
Dal 14 al 23 Novembre: oltre 300 concerti in piú di 60 locali della capitale
Prende il via oggi l’edizione 2025 del EFG London Jazz Festival, la mega-kermesse che come ogni anno riempie la capitale di musica afroamericana, con oltre 300 concerti ed eventi a tema, in piú di 60 locali nell’arco di soli dieci giorni.
Come da tradizione, l’apertura è riservata ai cantanti (Venerdi 14, Royal Festival Hall), con un line-up nella quale spiccano i nomi di Dee Dee Bridgewater, Tanita Tikaram, Natalie Williams e Jacqui Dankworth.
Chiusura domenica 23 Novembre al Barbican con una serata interamente dedicata al jazz giapponese, a testimonianza dell’universalità di una musica nata negli USA ma amata e suonata in tutto il mondo. In mezzo, una miriade di concerti per tutti i gusti.
Una collaborazione che promette scintille è quella tra Kurt Elling (senza ombra di dubbio il piú importante cantante jazz in circolazione) e i Yellowjackets, in un concerto dedicato alla musica dei Weather Report (Sabato 15, Cadogan Hall).
Sonorità diverse potremo aspettarci dal duo Gonzalo Rubalcaba & Hamilton De Holanda (sabato 15, Ladbroke Hall): un incontro tra due virtuosi del loro strumento, il pianista cubano e il mandolinista brasiliano, uniti dalla comune radice latino-americana.
Tra gli altri big spiccano il trio del chitarrista Bill Frisell (venerdì 21, Cadogan Hall), il trombettista Eddie Henderson(giovedì 20, Pizza Express), la pianista giapponese Hiromi (venerdi 21, Barbican) e la cantante Jazzmeia Horn (mercoledì 19, Ronnie Scott’s).
Gli amanti del pianoforte jazz da non perdere il concerto di Gwilym Simcock (mercoledi 19, 606 Club) e dell’americano Aaron Parks, con un quartetto nel quale spicca il sassofonista Dayna Stephens (Venerdi 21, Ladbroke Hall).
Mostri sacri a parte, il festival è l’occasione per scoprire nuovi talenti come la giovane aja monet, poetessa blues surrealista alla quale è stato affidato il prestigioso ruolo di artist in residence (venerdì 14, Barbican), o il sassofonista figlio d’arte Tomoki Sanders (venerdì 14, Ronnie Scott’s).
Numerosi gli artisti italiani presenti. Michelangelo Scandroglio e Chiara Arghirò portano il loro quartetto internazionale “La Via Del Ferro” (Lunedi 17, Pizza Express). Antonio Forcione e Giorgio Serci sono in scena con le loro chitarre Sabato 15 (JazzLive at the Crypt). In programma anche il pianista Ilario Ferrari (Mercoledi 19, Toulouse Lautrec Jazz Club) e il violinista Luca Ciarla (venerdi 21, Istituto di Cultura Italiana).
Il festival comprende anche la mini-rassegna cinematografica “Jazz On Screen”, che quest’anno vedrà le proiezioni di video storici di Ben Webster e Cecil Taylor in concerto (Domenica 16, Barbican Cinema)
Cuore nevralgico del festival sarà The Jazz Social, un jazz café e bar pop-up situato a pochi metri dal Barbican. Il locale, aperto solo nel periodo del festival, è un vero paradiso per i jazzofili, offrendo performance intime ed eventi speciali, come un DJ set ispirato ai kissa, gli inimitabili Tokyo Jazz Joints (sabato 22).
The Jazz Social offrirà inoltre ghiotte opportunità per gli amanti del collezionismo, grazie a un fornitissimo negozio Blue Note. Unico consiglio per appassionati e collezionisti di vinili: lasciate la carta di credito a casa, perché rischiate di farla andare in tilt.


