Richiesta tardiva di Settled Status: cosa c’è da sapere
Diritti, scadenze, motivi validi e possibilità di appello, spiegati dall'Avvocato Gabriella Bettiga.
Dopo la Brexit, il European Union Settlement Scheme (EUSS) è stato introdotto per tutelare i diritti di cittadini UE, EEA e Svizzeri residenti nel Regno Unito. Se vivevate nel Paese prima del 31 dicembre 2020, avreste dovuto presentare domanda entro il 30 giugno 2021 per ottenere lo status di pre-settled (soggiorno temporaneo) o settled (soggiorno permanente).
Se non lo avete fatto, ma pensate di averne diritto, la normativa permette ancora di fare domanda tardiva o di rifare domanda in caso di rifiuto, se ritenete che tale rifiuto sia errato.
PRE-SETTLED E SETTLED STATUS: LA DIFFERENZA
Ricordiamo che il pre-settled status è destinato a chi ha meno di cinque anni di residenza continua nel Regno Unito. Garantisce il diritto di vivere, lavorare, studiare e accedere ai servizi sociali, ma è temporaneo. Dura cinque anni e può essere convertito in settled status solo se si è mantenuta una residenza continuativa in UK, o se c’è stata una o più assenze per motivi importanti.
Attualmente il pre-settled status viene esteso automaticamente dal ministero dell’immigrazione (UKVI) e potrebbe anche essere automaticamente convertito in settled status, ma è consigliabile fare domanda di conversione appena se ne hanno i requisiti, senza attendere che sia UKVI a farlo.
Il settled status è un permesso di soggiorno molto più forte rispetto al pre-settled, in quanto ha natura illimitata. È riconosciuto dopo cinque anni continuativi di residenza e può essere perso solo in caso di condanne penali o per un’assenza continuativa dal Paese di 5 anni.
DOMANDA TARDIVA: CHI PUÒ ANCORA FARLA
Chi non ha presentato domanda entro il termine originario del 30.06.2021 o è stato erroneamente rifiutato può ancora fare domanda tardiva se è in grado di dimostrare “ragioni valide” (“reasonable grounds”) per il ritardo. Attenzione, quanto segue riguarda chi non ha ancora pre-settled o settled, non chi fa domanda di conversione da pre-settled a settled status, in quanto in questi casi la domanda non può essere tardiva, perchè già avete un permesso di soggiorno EUSS.
COSA SI INTENDE PER ‘RAGIONI VALIDE’
Tra le ragioni del ritardo considerate valide dal governo britannico troviamo gravi motivi di salute, l’essere in UK con un altro tipo di visto, la minore età o l’avere acquisito residenza permanente prima della Brexit, e ritenere di non dover quindi fare domanda nell’ambito dello schema EUSS.
LA NUOVA PROCEDURA
Dal 9 agosto 2023, UKVI controlla prima i motivi per cui la domanda è stata presentata in ritardo, e solo se i motivi del ritardo sono ritenuti validi, procede a valutare la domanda nel merito, cioè a decidere se concedere o meno il pre-settled o settled status.
Se invece i motivi del ritardo non sono ritenuti sufficienti a giustificare il fatto che la domanda sia presentata dopo la scadenza dei termini, la domanda sarà semplicemente rigettata in quanto tardiva, senza alcuna considerazione di merito.
COME GIUSTIFICARE IL RITARDO
È fondamentale che le domande siano corredate da una dettagliata spiegazione dei motivi del ritardo e dalle prove giustificative. È importante notare che più tempo passa dalla scadenza originale, più difficile sarà dimostrare ragioni sufficienti.
Se avete già presentato domanda e questa è stata rifiutata, potrebbe comunque sussistere il diritto a un’ulteriore domanda, ma anche in tal caso, è fondamentale spiegare dettagliatamente i motivi del ritardo per evitare un rigetto.
COSA SUCCEDE IN CASO DI RIFIUTO
Se la domanda verrà rifiutata solo perchè tardiva, non avrete diritto di appello. In tal caso, è possibile un altro tipo di azione legale, ma si tratta di una procedura piuttosto complessa, per cui sarebbe opportuno il supporto legale.
Se la domanda verrà invece rifiutata nel merito, sarà possibile presentare appello.
COME E QUANDO FARE APPELLO
Se al momento della decisione vi trovate nel Regno Unito, l’appello va presentato al First-Tier Tribunal (Immigration & Asylum Chambers) entro 14 giorni dalla data del rifiuto. siete fuori dal Regno Unito, il termine si estende a 28 giorni.
Il rifiuto dell’UKVI deve indicare i motivi specifici del diniego e illustrare i mezzi di impugnazione. È fondamentale preparare con cura l’appello, allegando tutta la documentazione che dimostri il vostro diritto allo status richiesto.
CONCLUSIONI: COME TUTELARE I PROPRI DIRITTI
Il percorso per ottenere o mantenere il vostro status nel Regno Unito può risultare complesso, specie a fronte di domande tardive e rifiuti. Agire tempestivamente e documentare con cura ogni fase è la chiave per garantire la tutela dei vostri diritti acquisiti. La corretta gestione del vostro caso può fare la differenza tra il riconoscimento e la perdita del vostro diritto di vivere, lavorare e studiare nel Regno Unito.
L’autore dell’articolo, Avvocato Gabriella Bettiga, esperta di immigrazione.