National Gallery: 200 anni di arte e cultura all'insegna di Caravaggio (e non solo)
Pronta una serie di eventi coordinati dal direttore Gabriele Finaldi. Lo abbiamo incontrato per una video intervista
Quest'anno la National Gallery di Londra celebra un traguardo straordinario: il suo bicentenario. Inaugurata nel 1824, la galleria ha aperto le sue porte al pubblico con una modica collezione di 38 dipinti, ma da allora è cresciuta fino a diventare una delle istituzioni artistiche più eminenti al mondo, custodendo oltre 2.300 opere che spaziano dal tardo Medioevo fino al 1900, buona parte firmate da artisti del calibro di Tiziano, Caravaggio, Canaletto, Tiepolo e Artemisia Gentileschi, solo per citare alcuni dei grandi autori italiani presenti tra le numerose aree espositive.
Le celebrazioni per il 200° anniversario entreranno nel vivo a partire dal 10 maggio con una serie di eventi e mostre che intendono non solo celebrare il passato, ma anche tracciare una linea verso il futuro dell'arte e della museologia. In attesa di quel momento, in questi giorni c’è stato un assaggio di quello che il grande pubblico potrà godere tra appena poche settimane, con l’inaugurazione dell’esposizione del "Martirio di Sant'Orsola" curata da Francesca Whitlum-Cooper, l'ultima opera conosciuta di Caravaggio, completata nel 1610 poco prima della sua prematura morte. Questo capolavoro, che ritrae l'ultima notte della santa prima del suo martirio, è famoso per la sua intensa emotività e uso drammatico della luce e dell'ombra, caratteristiche distintive del maestro del Barocco.
L'opera viene esposta accompagnata da una serie di eventi collaterali che includono conferenze, workshop e visite guidate, progettate per offrire ai visitatori una comprensione più profonda non solo dell'opera del Merisi, ma anche del contesto storico e culturale in cui è stata creata. “E’ un momento importante per noi tutti - ha detto Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery protagonista di una nostra video intervista (in basso) - perché stiamo celebrando i primi due secoli di storia di questa importante istituzione culturale, ma la stiamo anche preparando per affrontare al meglio e con grandi novità, anche il terzo secolo di vita che si appresta a vivere nel giro di poche settimane”.
Un'opera di proprietà della collezione Intesa San Paolo - attribuita al suo autore nel 1980, grazie a uno dei più clamorosi e fortuiti ritrovamenti di documenti della storia dell'arte mondiale, e prestata alla National Gallery proprio per dare un importante contributo alle celebrazioni per i 200 anni. “Si tratta dell’opera più importante delle 35 mila che compongono la collezione della banca - ha aggiunto Michele Coppola, direttore generale di Gallerie di Italia -. ‘Il Martitio di Sant’Orsola’ normalmente è esposto presso il nostro museo di Napoli ma per noi è un grande piacere riportarla a Londra, dove era già stata esposta circa 20 anni fa. La decisione della National Gallery di Londra di celebrare il suo traguardo storico con il Caravaggio delle Gallerie d'Italia è una chiara testimonianza dell'impegno e del ruolo riconosciuto a Intesa Sanpaolo come grande attore culturale, non solo in Italia”.
In aggiunta alla mostra su Caravaggio, la National Gallery ha organizzato una serie di altre esposizioni temporanee e installazioni artistiche che coinvolgono tecnologie immersive e realtà aumentata. Queste iniziative sono volte a rendere l'arte più accessibile e comprensibile per un pubblico moderno, riconnettendo così l'istituzione con la comunità globale in un dialogo culturale rinnovato. Parallelamente agli eventi pubblici, la National Gallery ha lanciato un programma di restauri aperto al pubblico, permettendo ai visitatori di osservare da vicino il delicato processo di conservazione delle opere d'arte. Questo progetto ha lo scopo di sottolineare l'importanza della conservazione e del restauro nell'arte, educando il pubblico sulle sfide e le tecniche coinvolte.
Il bicentenario è anche un'occasione per riflettere sugli obiettivi futuri della National Gallery. L'istituzione ha annunciato piani ambiziosi per espandere la propria collezione e le proprie attività educative, con un particolare focus sul coinvolgimento delle giovani generazioni e sulla promozione di una maggiore inclusività e diversità.
Le celebrazioni del bicentenario della National Gallery non sono solo un omaggio al suo illustre passato, ma anche un ponte verso un futuro in cui l'arte continua a giocare un ruolo cruciale nel dialogo culturale e sociale a livello mondiale. Con un programma così ricco e diversificato, il museo che si affaccia su Trafalgar Square si conferma come una delle istituzioni artistiche più dinamiche e rilevanti del nostro tempo.
Per conoscere il programma completo delle celebrazioni per i 200 anni della National Gallery si può consultare il sito internet ufficiale a questo indirizzo.