Il Regno Unito ha raggiunto ieri un accordo commerciale con gli Stati Uniti.
Una notizia passata in secondo piano davanti all’elezione del nuovo Papa, ma che merita attenzione e analisi.
IN COSA CONSISTE
Il nuovo accordo non prevede la liberalizzazione completa degli scambi tra i due paesi: le merci provenienti dal Regno Unito continueranno a essere soggette a dazi doganali all’ingresso in USA, ma con alcune riduzioni.
Ne beneficiano in particolare il settore automobilistico (i dazi sulle auto britanniche saranno ridotti dal 27,5% al 10% per un massimo di 100.000 veicoli all'anno) e quello siderurgico, che vedrà eliminato il dazio del 25% recentemente imposto su acciaio e alluminio.
In cambio il Regno Unito si impegna a rimuovere il dazio del 20% sulla carne bovina americana e quello sull’etanolo prodotto negli USA, tasse introdotte come ritorsione dopo l’apertura delle ostilità commerciali da parte di Trump.
CHI CI GUADAGNA
Gli esperti insegnano che gli accordi “win-win” esistono raramente: una delle due parti finisce quasi sempre per guadagnarci di piú. Ma è ancora presto per capire chi, tra Trump e Starmer, esca vincitore.
Molti aspetti dell’accordo restano da definire, in queste cose il diavolo sta nei dettagli. Settori chiave come quello farmaceutico, per esempio, non sono stati ancora presi in considerazione.
Il Financial Times sottolinea come l’accordo sia “limitato”, mentre la BBC ricorda che Trump non ha l’autorità per firmare un accordo commerciale, prerogativa che spetta al Congresso, e che saranno necessari mesi di negoziazione per arrivare a un testo definitivo.
Politicamente, però, è un risultato utile per entrambi i leader.
Starmer lo ha sbandierato come una vittoria per salvare l’industria automobilistica del Regno e i relativi posti di lavoro, anche se probabilmente non avrà gradito ricevere la telefonata di Trump mentre guardava Arsenal-PSG.
Trump, dal canto suo, lo ha celebrato con le consuete iperboli (“giorno storico”), presentandolo come una conferma della validità della Brexit, e usandolo per mandare agli altri attori internazionali (leggi Cina, Europa, etc…) il messaggio che gli USA sono disposti a trattare.
Quello con il Regno Unito è infatti il primo accordo raggiunto dagli USA dopo l’introduzione unilaterale dei dazi doganali, poco piú di un mese fa. Un evento che ha scardinato gli equilibri commerciali globali, innervosendo i mercati finanziari.
IL GIUDIZIO
Nel complesso ritengo sia uno sviluppo positivo. Un accordo limitato è comunque meglio di nessun accordo, soprattutto in un epoca segnata da conflitti e tensioni internazionali.
Nel suo primo discorso, Papa Leone XIV ha predicato pace, “una pace disarmata, disarmante, umile e perseverante”, invitando tutti a costruire ponti con il dialogo e l’incontro.
Non serve essere cattolici per augurarsi che i leader mondiali, a partire da Trump, raccolgano il suo invito.
Il Blue Note a Covent Garden
La scena musicale londinese si arricchisce di un nuovo, prestigioso, locale.
Il Blue Note, iconico jazz club newyorkese, aprirà una sua sede nel cuore di Covent Garden, nel basement del St Martins Lane Hotel (42-49 St Martin’s Lane).
Il locale, la cui apertura è prevista per l’inizio del 2026, ospiterà due spazi, una sala principale da 250 posti, e una seconda da 100, proponendo musica jazz dal vivo tutti i giorni della settimana.
Per il Gruppo Blue Note (soltanto omonimo delle celebra casa discografica) si tratta dell’undicesima location. Oltre al club storico nel Greenwich Village, è presente a Los Angeles, Miami, Honolulu, Napa, Tokyo, Rio, Sao Paolo, Milano, Beijing e Shangai.
Appuntamenti
13 Maggio 2025 - Roberto Cacciapaglia (Islingon Assembly Hall)
13 Maggio 2025 - Giorgio Poi (O2 Academy Islington)
15 Maggio 2025 - Peppe Servillo “Italian Portraits” (Pizza Express Soho)
22 Maggio 2025 - Tedua (Electric Brixton)
14 Maggio 2025 - Mannarino (O2 Academy Islington)
17 Maggio 2025 - Canzoniere Grecanico Salentino (Kings Place)
1 Giugno 2025 - Coez (Dingwalls)
5-6 Giugno 2025 - Gianmarco Soresi (Leicester Square Theatre)
30 Giugno-4 Luglio 2025 - Ludovico Einaudi (Royal Albert Hall)
19 Settembre 2025 - Liberato (Troxy)
28 Settembre 2025 - Damiano David (Roundhouse)
5 Ottobre 2025 - Alfa (Scala London)
7 Dicembre 2025 - Marco Mengoni (O2 Forum Kentish Town, London)
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