Il racconto dei racconti, un fantasy spietato e crudele
Quello che ha sempre caratterizzato il cinema di Matteo Garrone è una crudeltà dello sguardo, una spietatezza nell’inquadrare l’oggetto e a mostrarcelo senza sconti, senza veli, senza protezioni. Pensate al corpo magrissimo di Michela Cescon in Primo amore, dove era una donna costretta a dimagrire per amore di un uomo. O pensate alla vele di Scampia, o …