Da Pre-Settled a Settled Status: cosa succede in caso di assenze prolungate da UK
Necessario soddisfare il requisito della "residenza continuativa", ma sono previste eccezioni. Il parere dell'avvocato
Il Settlement Scheme per cittadini EU è stato introdotto per garantire che i cittadini dell’Unione Europea e i loro familiari possano continuare a vivere, lavorare e studiare nel Regno Unito anche dopo la Brexit.
Il pre‐settled status viene concesso a chi non ha ancora maturato cinque anni di residenza continuativa nel Regno Unito, mentre al compimento del quinquennio di soggiorno continuativo si può richiedere il settled status, che offre maggiore certezza ed apre la strada alla possibilità di fare richiesta di cittadinanza britannica.
Da gennaio 2025, il ministero dell’immigrazione (UKVI) ha annunciato l’intenzione di convertire automaticamente i pre-settled in settled status, nei casi in cui il sistema riesca a trovare in automatico contribuzioni e tasse pagate per un periodo quinquennale.
Nonostante questo possibile automatismo, è consigliabile presentare domanda di settled status appena si hanno i requisiti, per evitare ritardi.
Uno degli aspetti critici che possono impedire o ritardare la conversione da pre-settled a settled status, riguarda le assenze prolungate dal Regno Unito, un problema che accomuna moltissimi cittadini EU residenti in UK.
Un requisito fondamentale per l’ottenimento del settled status, è il rispetto dalle “residenza continuativa”, che prevede che il titolare del pre-settled status non debba assentarsi dal paese per più di sei mesi durante un qualsiasi periodo di 12 mesi.
Superare questo limite, salvo alcune eccezioni per motivi importanti, quali ad esempio motivi di salute, può interrompere la continuità della residenza e tale interruzione può impedire l’ottenimento del settled status.
Normalmente assenze superiori a sei mesi in qualunque periodo di 12 mesi, se non giustificate, rappresentano una problematica rilevante per chi intende convertire il pre‐settled status in settled status.
La guida pubblicata da UKVI prevede alcune eccezioni in caso di assenze superiori al limite.
Covid 19
A causa delle misure straordinarie imposte durante la pandemia da Covid 19, numerosi titolari di pre‑settled status sono stati impossibilitati a rientrare tempestivamente nel Regno Unito.
Le restrizioni di viaggio, l’obbligo di quarantena, la chiusura delle università o la perdita del lavoro, hanno determinato assenze prolungate, oltre il limite ordinario previsto.
In questi casi, è fondamentale allegare documentazione ufficiale, come certificati medici, comunicazioni governative sulle restrizioni, cancellazioni di voli, che attesti l’impossibilità di rientrare, al fine di dimostrare che tali periodi vanno considerati come “motivi importanti” e non interrompono la continuità della residenza.
Altre motivazioni di carattere personale
Oltre agli impedimenti dovuti al Covid 19, vi sono altre circostanze eccezionali che possono giustificare assenze prolungate dal territorio britannico.
Ad esempio, gravi problemi di salute personali o di familiari, emergenze familiari, o impegni di studio o lavoro che hanno richiesto una presenza all’estero possono essere considerati validi motivi.
Per ciascuna di queste situazioni è essenziale presentare la documentazione che descriva la natura e la durata dell’assenza.
Motivi misti
In alcuni casi, una singola assenza può essere dovuta a motivi diversi. Ad esempio una parte imputabile al Covid, e un’altra ad emergenze personali o motivi di lavoro.
In altri casi, il titolare del pre-settled può essersi assentato due volte, per il covid e per altri motivi importanti.
Se una delle assenze è dovuta alla pandemia e l’altra a motivi importanti personali o familiari, il periodo complessivo può non essere considerato una rottura della continuità della residenza, ma molto dipende dalla durata complessiva della o delle assenze.
La guida di UKVI consente un periodo di assenza di massimo 12 mesi per un "motivo importante" come gravi problemi di salute, gravidanza, parto, o viaggi per motivi di studio o lavoro. Se più assenze o una singola assenza supera questo limite di 12 mesi, la continuità della residenza viene interrotta.
Questo non significa che una domanda di settled status con queste caratteristiche sarà necessariamente rifiutata. Però’ si tratta di situazioni molto complesse e per ottenere un risultato positivo, è essenziale presentare una motivazione valida per ogni periodo, spiegando dettagliatamente le date di inizio e fine delle emergenze, e allegare i relativi giustificativi per fornire una chiara dimostrazione della indifferibilità dell’assenza.
Conclusione
La conversione dal pre‑settled status al settled status richiede la dimostrazione della propria presenza nel Regno Unito. Pur essendo previste alcune eccezioni per assenze prolungate dovute a circostanze straordinarie, come la pandemia o altre emergenze personali, è fondamentale che ogni periodo di assenza sia documentato in modo dettagliato.
Pertanto, è importante conservare tutta la documentazione che attesti la validità delle ragioni che hanno determinato le assenze al fine di massimizzare il successo della propria domanda di residenza permanente nel Regno Unito.