Cambiano le regole per i cittadini europei nel Regno Unito: tutte le novità
Prevista la proroga di due anni del Pre-Settled Status, e la conversione automatica in Settled senza bisogno di presentare domanda. Più problematica la procedura per le domande tardive
Il ministero dell’immigrazione ha reso pubbliche oggi nuove regole applicabili ai cittadini europei residenti nel Regno Unito con il pre-settled status.
La prima novità è che da settembre 2023, chi non ha ancora fatto domanda di settled status, vedrà il proprio pre-settled prorogato per altri due anni. L’aggiornamento della data di scadenza sarà automatico ed apparirà sullo status digitale personale, accessibile sul portale EUSS.
Inoltre, l’Home Office ha dichiarato l’intenzione di convertire automaticamente il pre-settled status in settled status, per coloro che ne hanno diritto, senza che ci sia bisogno di presentare domanda.
Questo secondo aspetto è ancora in fase progettuale, e non ci sono ulteriori informazioni disponibili nè sull’operatività nè sulla tempistica di implementazione. Pertanto al momento è consigliabile presentare domanda di settled status, una volta compiuti cinque anni di residenza in UK, senza aspettare la conversione automatica.
Inoltre, anche se il proprio pre-settled sarà prolungato, è sempre meglio ottenere il settled status appena si matura il diritto in quanto, essendo un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, garantisce maggiore stabilità nonchè la possibilità di fare domanda di cittadinanza britannica.
Le modifiche annunciate sono conseguenza della sentenza dell’Alta Corte che ha dichiarato parte dell’attuale sistema illegale, in quanto incompatibile con l’accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione Europea.
Altre novità, purtroppo non positive, interressano chi ancora deve presentare domanda di settled o pre-settled status.
Fino ad ora, l’Home Office ha accettato domande tardive senza troppi problemi. Dal 9 agosto 2023 la situazione sarà molto più complessa. Infatti da tale data l’Home Office esaminerà come prima cosa se i motivi per cui la domanda è presentata in ritardo siano validi, e se non li ritiene tali, potrà rigettare la domanda senza considerarla nel merito. Questa regola non si applicherà a chi ha già una domanda in pendenza, sia essa in fase di esame iniziale, ricorso o appello.
Un’altra novità negativa è che dal giorno 8 agosto 2023, richieste di pre-settled da parte di coniugi o familiari di cittadini britannici che hanno vissuto in altri paesi dell’Unione Europea ed intendono tornare a vivere in UK, non potranno più essere presentate.
Infine, familiari di cittadini europei con pre-settled o settled status, non potranno più fare domanda dall’interno del Paese se sono in UK illegalmente.
Il pacchetto di riforme è ampio. Ci sono inasprimenti nel sistema, per chi presenterà domande tardive di pre-settled o settled status, ma finalmente ci sono anche cambiamenti positivi, tesi ad impedire che molti europei in UK si ritrovino in uno stato di illegalità per aver semplicemente dimenticato di rinnovare il proprio permesso di soggiorno.