Benedetta Scuderi (Europa Verde-Sinistra Italiana): “Creiamo uno status AIRE semipermanente”

Benedetta Scuderi (Europa Verde-Sinistra Italiana): “Creiamo uno status AIRE semipermanente”

 

Trentun anni, consulente nel settore della sostenibilità aziendale. Ha iniziato a far politica con i Verdi, e oggi si presenta alla Camera come capolista della ripartizione Europa. Benedetta Scuderi è il volto fresco dell’ecologismo.  “Mi sono candidata perché faccio politica attiva da molto tempo – racconta a Londra,Italia -. Il nostro partito (Europa Verde, che corre con Sinistra Italiana, ndr) aveva la necessità di una presenza della nostra generazione nelle liste, da presentare in posti eleggibili. Non ci pensavo, a essere onesta: ma me lo hanno chiesto, e ho accettato”.

A Bristol per cinque anni, Scuderi ritiene “dovere morale della nostra generazione non solo chiedere il cambiamento, ma anche quello di essere proattiva. Per una nuova politica, che riesca a fornire uno sguardo ecologista olistico”. Che cosa significa? “Dare risposte capaci di avere un impatto positivo  sulle problematiche sociali e ambientali. Insieme. Personalmente, ero terrorizzata dal cambiamento climatico e dal disinteresse che la politica dava alla questione, nemmeno lontanamente vicine a quello che serve in termini di mitigazione e adattamento” prosegue. “Senza una proposta ecologista e di sinistra, una porzione consistente di popolazione non trova ascolto. E questo conduce al populismo”.

A sentire parlar lei – osserviamo – sembra un altro mondo. Ma i giovani non sono interessati solo a trap, social media e cellulari? “Non direi. Io ci metto la faccia. I ragazzi dai diciotto ai trent’anni sono molto attenti al proprio futuro, e lo si vede anche dal fatto che sono riusciti a dettare l’agenda politica prima della guerra con Greta Thunberg”. “Quello che confonde chi osserva – nota la candidata –  è il rifiuto totale per la politica vecchia, quella che non li considera se non come slogan, e per il populismo”. Insomma, “è una generazione disillusa e arrabbiata che pretende un futuro”. Anzi, si corregge: “diciamo pure che è disgustata dal modo di fare politica di chi ha messo il futuro sotto le scarpe in nome del profitto”.

Il programma del tandem Europa Verde – Sinistra Italiana

Al di là delle questioni ambientali (no al nucleare, economia circolare, facilitazioni per le rinnovabili, un programma per la sanità accessibile e gratuita in grado di renderla più omogenea su tutto il territorio nazionale), il tandem Europa Verde e Sinistra Italiana mette l’accento sulla crisi sociale. “Vogliamo dare risposte concrete come il salario minimo e i trasporti gratis per chi ha meno di trent’anni.  “Per essere ecologisti e di sinistra occorre ascoltare molto – dice Scuderi –  e poi comprendere quali sono le fasce di popolazione sottorappresentate e per troppo tempo dimenticate: oltre ai giovani, i meno abbienti e gli immigrati che sono abbandonati e discriminati”.

La proposta: “Creiamo uno status Aire semipermanente”.

Riguardo all’estero, Scuderi ha tre proposte principali. “Comincerò dall’efficientamento e digitalizzazione dei servizi consolari, che sono lentissimi e non permettono di usufruire rapidamente di  servizi di base come la richiesta di documenti. Voglio proporre la creazione di una piattaforma pensata per essere accessibile, e prevedere uno sportello fisico per i non nativi digitali, magari da realizzare con l’aiuto dei patronati, che sono la realtà più vicina. Inoltre, sono a favore del voto elettronico: il sistema attuale non sta funzionando, le schede vengono rubate, vendute. Trovo sia un gesto di civiltà”.

In secondo luogo, la candidata si impegna a  una riforma dell’AIRE. Con un’idea interessante“Chiediamo di creare un terzo tipo di status migratorio oltre a quello che si ottiene dopo tre mesi. L’emigrazione non è più quella di un tempo, è più precaria, meno sicura rispetto al passato. E non è minimamente rispecchiata dalle norme. Pare siano cinque milioni gli italiani che si trovano in Europa senza essere iscritti all’AIRE, forse per paura di perdere i diritti in Italia. Mi impegno, quindi, a proporre un nuovo status semipermanente, per chi resta oltreconfine da tre mesi a cinque anni”.

Uno status che coonsenta di mantenere i servizi essenziali e rientrare rapidamente.  “Sì. Vogliamo garantire il diritto al ritorno , anche creando un unico punto di accesso ad Agenzia delle Entrate ed INPS per gli expat, in cui chi vuole tornare possa trovare tute le informazioni, dagli adempimenti pensionistici alle modalità di accesso alle agevolazioni fiscali, senza il bisogno di assumere un commercialista. E vorrei ridurre la base imponibile INPS per i primi due anni”.  Sulle alleanze possibili in un futuro,  “ne abbiamo una con il Pd, ma a livello di programma sento vicini anche i Cinque Stelle. Una cosa è certa: non mi alleerei mai con Fratelli d’Italia e Lega”.