Finanza, il bilancio della settimana del 27/4/2015

Finanza, il bilancio della settimana del 27/4/2015
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Federal Open Market Committee Meeting. Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons

Questa settimana, che finisce a mercati chiusi in Europa per la festività del primo maggio, è stata caratterizzata dall’alta volatilità. La riunione del Federal Open Market Committee,  l’organismo statunitense che decide sul tasso di interesse di riferimento, ne è stato momento chiave: visto il recente peggioramento dei dati americani, molti operatori hanno deciso di chiudere le proprie posizioni sui mercati azionari e valutari.

Come risultato L’Euro ha guadagnato molto terreno contro la Sterlina, fino a toccare 1,35 da 1,40 di inizio settimana. Il FTSE MIB ha sofferto una perdita di 900 punti, chiudendo sotto la soglia psicologica dei 23.000; il FTSE britannico ha tenuto meglio, perdendo comunque più del 2%. La sensazione è quella di una correzione attesa da molti, in un mercato che da inizio anno ha visto i tori in completo controllo. Maggio e’ tradizionalmente un mese in cui le prese di profitto sono molto comuni, da cui l’espressione famosa tra i traders: May, go away.

Per quello che riguarda i dati macroeconomici, pessime notizie dall’Italia: la disoccupazione è infatti salita al 13%, segnalando ancora una volta come l’economia della penisola faccia fatica a ripartire, anche con un Euro debole. L’inflazione rimane vicino allo zero, segnando +0,3%, mentre la fiducia delle imprese si attesta ad un incoraggiante 104,1, in aumento dal 103,7 del mese scorso. Il Regno Unito vede un rallentamento della crescita del prodotto interno lordo a +2,4% su base annuale, peggiore delle stime degli analisti ferme a +2,6%. Anche l’indice degli acquisti nel settore manufatturiero ha deluso le attese. Queste statistiche faranno dubitare molti elettori britannici sulla capacità dei Conservatori di mantenere una crescita economica di lungo periodo.

 

Federico Lago

Managing Director – Bull Moose Derivatives