La Bank of England, presieduta dal governatore Mark Carney, deciderà giovedì se sia il caso di abbassare i tassi d’interesse di riferimento, da anni ai minimi storici (0,5%). Molti analisti si aspettano un taglio, che stimolerebbe l’economia interna dopo lo shock della Brexit. Dopo il recupero dal voto del referendum, gli indici azionari europei sono rimasti sugli stessi livelli per due settimane consecutive, segnalando incertezza e attesa per i dati macroeconomici e decisioni delle banche centrali.
Nello stesso meeting, la Bank of England dovrebbe abbassare le previsioni di crescita del Regno Unito, viste vicino allo zero e in alcuni casi negative. Queste decisioni, che potrebbero dare il via ad un’ulteriore svalutazione della sterlina, che rimane sotto pressione a 1,18 contro l’Euro, dovranno essere prese senza il supporto di dati oggettivi. I primi rilasci sull’economia post-referendum saranno infatti disponibili solo a settembre, anche se i dati preliminari puntano ad un rallentamento vistoso.
Le banche europee sono state messe sotto pressione dagli Stress Test pubblicati venerdì, progettati per vedere la tenuta degli istituti di credito in caso di scenari di crisi. MPS, recentemente sotto attacco degli speculatori, viene bocciata come peggiore del continente, mentre le altre italiane coinvolte passano la prova, con la sola Unicredit un po’ indietro rispetto alla media. L’istituto perde oggi l’8% in borsa.
Da segnalare la notizia di oggi che vede GlaxoSmithKline insieme a Alphabet (la holding di Google) per sviluppare una joint venture nel capo della bioelettronica.