Vinicio Capossela presenta il suo libro a Londra

"Il Paese dei Coppoloni", un libro dedicato all'Irpinia e alle storie della sua gente

Vinicio Capossela presenta il suo libro a Londra

 

Vinicio Capossela è un aficionado showman della capitale britannica – molto amato dal pubblico londinese che affolla i suoi concerti.

Oltre a cantare, Vinicio scrive. Ieri sera è passato all’Istituto Italiano di Cultura di Londra a parlare del suo nuovo lavoro – Il Paese dei Coppoloni, uscito da Feltrinelli lo scorso aprile, sulla short list del Premio Strega. La storia si sviluppa in Irpinia, e ne percorre i meandri più oscuri, in particolare quelli colpiti dal terremoto – in copertina un orologio fermo, simbolo dell’arresto del tempo a causa di traumi personali e nazionali, quali catastrofi naturali.

Il Paese dei Coppoloni - Vinicio CaposselaIn un incontro con i giornalisti, prima di quello con il pubblico dell’Istituto, Vinicio ci racconta la genesi del romanzo, la cui gestazione è durata diciassette anni: “Le piccole storie individuali, specie quelle degli emigranti, gente da macello, costituiscono la Storia globale e nazionale, quella con la ’S’ maiuscola.

Gli chiediamo se Storia e storie individuali siano compatibili, e dopo una lunga pausa, l’artista ne sottolinea l’eventuale incompatibilità: “Il problema sono i vuoti lasciati dagli individui che vivono al di fuori della storia. Ma questi vuoti parlano, ed a questi vuoti – specie quelli delle comunità rurali in Irpinia, mi sono interessato.”

Ed alla domanda sulla compatibilità tra due linguaggi di comunicazione molto diversi – musica e scrittura, entrambi strumenti personali dell’artista, Vinicio risponde dopo un breve silenzio di riflessione: “La musica è senz’altro un mezzo di comunicazione più semplice, e questa semplicità va celebrata. E’ interessante vedere anche l’eventuale incompatibilità di questi mezzi.” Vinicio si esprime anche sul carattere ‘illusionista’ di attualità ed informazione globale.  Alla fine dell’intervista una sessione fotografica prolungata – a cui l’artista si concede, firmando libri e sorridendo in modo sornione.

Londra, 10/11/2015

Emilia Ippolito
@eippolito1

foto: Salvatore Mancuso