Un viaggio nella fotografia: il V&A di Londra amplia il nuovo Photography Centre

Oltre 800mila scatti raccolti dal 1852 con stampe e negativi dei primi pionieri. La nostra visita in anteprima. Da giovedi l'apertura al pubblico

Un viaggio nella fotografia: il V&A di Londra amplia il nuovo Photography Centre

 

Una vera mecca per tutti gli appassionati di fotografia. La tanto attesa seconda e ultima area del V&A Photography Centre di Londra è stata finalmente conclusa e si appresta ad aprire i battenti a partire da giovedì, 25 maggi, diventando lo spazio più ampio del Regno Unito a ospitare una collezione fotografica permanente. Abbiamo avuto il piacere di visitarla in anteprima per mostrarla attraverso le foto e il video in basso.

La prima fase del Centro fotografico del museo è stata inaugurata nel 2018 (qui il nostro articolo), con tre gallerie progettate da David Kohn. Questo mese vede il completamento del centro con altre quattro gallerie, progettate da Purcell e Gibson Thornley Architects. Due delle nuove sale saranno dedicate alla fotografia contemporanea globale e alle commissioni in esposizioni rotanti, mentre un altro spazio si concentrerà sulla fotografia e sul libro, e un’altra galleria interattiva esplorerà la storia della fotografia e della macchina fotografica, mettendo in luce vari approcci, dall’elaborazione alla presentazione. Tra i vari spazi anche uno dei recenti volumi fotografici realizzati da Letizia Battaglia, tra le maggiori fotografe italiane, specializzati in scatti di delitti di mafia in Sicilia.

Le esposizioni di apertura includeranno recenti acquisizioni esposte presso il centro per la prima volta, tra cui opere di Liz Johnson Artur, Sammy Baloji, Vera Lutter, Tarrah Krajnak e Vasantha Yogananthan, oltre a una monumentale scultura fotografica di Noémie Goudal.

Saranno inoltre svelate due nuove importanti commissioni, con una serie fotografica dell’artista indiano Gauri Gill e il lavoro del media artist britannico Jake Elwes. La prima mostra a tema “Energy: Sparks from the Collection”, esplora come tutte le fotografie richiedano una qualche forma di energia per esistere, e una mostra più piccola, “How Not to Photograph a Bulldog”, presenta manuali di fotografia di cani della Royal Photographic Society Library.

Il rapporto del V&A con la fotografia risale al 1850, quando furono dedicate dalle apposite aree grazie al supporto dei primi pionieri di questa tecnica. Da allora, il Victoria and Albert Museum ha accumulato una delle collezioni più grandi e varie del mondo, ora visibile al pubblico all’interno del centro completato.

La fotografia è al centro del V&A fin dalle sue origini. Il museo raccoglie fotografie dal 1852 e continua ad acquisire il meglio anche dagli autori contemporanei“, ha commentato Marta Weiss, senior curator of photography del V&A e curatrice dei contenuti del secondo spazio del Photography Center. “Poiché la fotografia gioca un ruolo sempre più importante in tutte le nostre vite, il Centro fotografico ampliato sarà più rilevante che mai. Non vediamo l’ora di accogliere i visitatori per esplorare le diverse storie dello strumento e godersi la nostra collezione, leader a livello mondiale“.

L’ingresso all’area è completamente gratuito e per maggiori informazioni si può visitare il sito internet ufficiale a questo indirizzo.