Si avvicina la data di lunedì 10 aprile, Pasquetta per dirla all’italiana, quando i Pinguini Tattici Nucleari saliranno sul palco del celebre The London Palladium, vero tempio dello spettacolo inglese, per dare vita a un concerto che racconterà vecchi e nuovi successi. Abbiamo avuto il piacere di scambiare alcune domande con la band, in particolare con il fondatore e frontman Riccardo Zanotti.
Pasquetta a Londra, peraltro su uno dei più prestigiosi palchi londinesi, il Palladium. Che effetto fa? Come vi sentite?
E’ un posto incredibile, dove si sono esibiti artisti che hanno rivoluzionato la musica, o ne hanno segnato la storia, dai Beatles a Madonna ed Elton John giusto per fare degli esempi, e noi ne siamo chiaramente onorati. Suonare fuori dall’Italia non è per nulla scontato, fa parte di un percorso di crescita importante e arriva quest’anno dopo aver suonato negli USA, per le Universiadi, e prima del live che ci aspetta in Islanda. Gli ultimi mesi sono stati ricchi di soddisfazioni che non ci saremmo immaginati, dagli MTV EMA all’annuncio del primo stadio.
Qual è il vostro rapporto con Londra, dal punto di vista personale e professionale? Vi siete in qualche modo ispirati alla scena pop inglese, o anche solo preso spunto per portare poi avanti una vostra idea di pop?
Io (Riccardo Zanotti) ho studiato a Londra, alla University of Westminster, finita nel 2017 con una laurea in Commercial Music BA (Hons) e dunque li ci ho vissuto per un periodo importante della mia vita. Ho anche lavorato per mantenermi gli studi, al Costa Coffee. Londra rappresenta un passaggio fondamentale di quel percorso senza piani B che ha caratterizzato la mia giovinezza, e che ora è diventata la mia vita un po’ più adulta. Musicalmente parlando mi basta invece citare i Coldplay, che sono una delle mie band di riferimento professionale e personale, e che si sono proprio formati a Londra. Una capitale importante per la musica, in Europa e forse nel mondo.
Londra non è propriamente una piazza semplice, come potete immaginare. Vi attendete qualche tipo di risposta dal pubblico? Immaginate di avere anche “non italiani” di fronte a voi, curiosi di vedervi all’opera?
A Londra ci si confronta con un livello altissimo, ed è importante fare bene. Speriamo di avere un pubblico di italiani e di “non italiani” ad aspettarci, e sicuramente cercheremo di coinvolgerli a prescindere dal posto di provenienza o dalla lingua. La musica resta un concetto e un linguaggio universale, ed è questo il bello, quando la si presenta a qualcuno di un altro paese. Non importano solo le parole. Sarà una bella sfida, per noi che siamo cosi legati al linguaggio, alle parole e alla costruzione delle strofe, arrivare al cuore del pubblico anche quando non sa bene cosa stiamo dicendo.
In una recente intervista avete dichiarato: “Non vogliamo essere un esempio di persone di successo, ma un esempio di persone felici”. Una cosa, però, non prescindere l’altra, giusto?
Noi siamo della provincia della provincia, non siamo nemmeno residenti a Bergamo ma in zone molto meno conosciute. Se pensiamo a noi stessi, difficilmente ci vediamo come persone di successo. Siamo semplicemente ragazzi che lavorano sodo, che vivono la loro vita lontana dai riflettori e che, quando sotto i riflettori ci sono, forse sanno capire il bello, lasciandoselo però alle spalle quando si torna a casa. E si abbracciano le persone care come ogni giorno, come se non cambiasse mai nulla. E in effetti, per chi ci conosce e per i nostri, è cambiato molto poco nella nostra quotidianità. Sicuramente siamo molto impegnati, quello è inevitabile.
Tra gli imminenti progetti c’è la tournée italiana negli stadi che sta registrando grandissimi numeri, mentre il ritorno in studio quando ci sarà?
Siamo sempre in studio, per un motivo o per l’altro. Io scrivo costantemente, tra sessioni di scrittura con altri o da solo, e quindi la mia vita si svolge prevalentemente in uno studio di registrazione. Amo questa parte del mio lavoro. Inoltre, per fare uno stadio ci vogliono molte ore di prove e di preparazione di uno spettacolo, e dunque diciamo che la vera domanda è quando ne usciremo, dallo studio.
Sempre tra i progetti in cantiere, avete piacere o in programma di provare nuove sonorità o di dare vita a qualche collaborazione che vi stuzzica già da un po’!?
E’ da poco uscita una canzone che ho scritto per e con Laura Pausini, ma nell’ultimo anno ho avuto modo di collaborare con molti artisti che seguo e che stimo. Da questo punto di vista le sorprese non finiscono mai, se cosi si può dire, e spesso le cose capitano per caso. Tornando a Londra però e alla data al Palladium, non nego che salta subito in mente che prima o poi non mi dispiacerebbe tentare una collaborazione internazionale, per quanto sia sicuramente più complesso.
Tornando alla data di Londra, un messaggio da lanciare agli italiani, e non, che vi attendono con enfasi per la sera del 10 aprile?
Speriamo che il nostro concerto sia all’altezza delle aspettative e speriamo di fare il miglior spettacolo possibile in questo tempio della musica. Sicuramente voi che sarete presenti, saprete farci capire se riusciremo nell’intento.
Info: Pinguini Tattici Nucleari, lunedi 10 aprile inizio ore 19. The London Palladium (8 Argyll St, London W1F 7T). Costo bigliettida £46.70 a £70.32. Qui il sito internet per la prevendita ufficiale.