La scrittrice Elena Ferrante è intervenuta sul tema Brexit invitando i britannici a votare per rimanere nell’Unione Europea. La scrittrice napoletana, che non hai mai svelato la sua vera identità, ha affidato il suo messaggio ad una lettera, tradotta in inglese, pubblicata sabato scorso dal Guardian.
È una lettera che punta sulle emozioni piú che sulla razionalità. Ferrante cita i grandi problemi nei nostri tempi: la crisi dei rifugiati, il terrorismo globale, il cambiamento climatico, le crisi finanziarie, usando parole forti e immagini evocative (“le strade sono sempre piú sporche di sangue”). Problemi che, secondo la scrittrice napoletana, vanno necessariamente affrontati insieme. Per Ferrante, è finita l’epoca degli stati-nazione, e serve invece un’Europa unita e forte. “I singoli pezzi dell’Europa hanno perso da tempo la loro autonomia e la loro centralità” scrive la scrittrice napoletana, “quello di cui abbiamo bisogno oggi non sono tanti piccoli paesi, ma un continente”.
L’autrice di “L’amica geniale” è molto critica nei confronti dell’attuale Unione Europea, definita “orrenda“. Eppure, scrive la Ferrante “sebbene si tratti di un’Unione che ha unito poco o nulla, è necessario, secondo me, rimanere insieme a tutti i costi”. La speranza di Ferrante è di vedere nascere una nuova Europa, con una nuova identità, in grado di mettere fine “alle innumerevoli, intollerabili disuguaglianze”.
“Stare insieme non è un piú un’opzione, ma piuttosto un obbligo e una urgente necessità” continua la Ferrante che chiude con un appello a votare Remain: “Donne e uomini britannici, per favore, rimaniamo insieme, e cambiamo l’Europa insieme”.
La lettera ai britannici di Elena Ferrante è apparsa sulle pagine del Guardian insieme a quelle di altri nove scrittori e pensatori di ogni parte d’Europa. Un mix eterogeneo che comprende l’economista greco Yanis Varoufakis, il romanziere e poeta olandese Cees Nooteboom, il filosofo sloveno Slavoj Žižek, lo scrittore tedesco Timur Vermes, lo spagnolo Javier Marías, l’irlandese Anne Enright, la bulgara Kapka Kassabova, il giornalista svedese Jonas Jonasson e il cartoonist francese Riad Sattouf. Come la Ferrante, nelle loro lettere tutti gli autori esortano i britannici a rimanere nell’Unione Europea, pur con stile e tono molto diverso tra loro.
Francesco Ragni
Londra, 6/6/2016
foto: wikipedia