C’è la firma di una italiana, Lara Genovese, produttrice, regista e designer, dietro a uno degli spettacoli teatrali più interessanti attualmente in scena a Londra.
Si tratta di King Hamlin, fino a sabato 12 novembre al Park Theatre, nella zona di Finsbury Park: narra la vicenda di tre ragazzi combattuti tra il fare soldi facili seguendo la via della criminalità, oppure cercare di ottenere un posto di lavoro in tempi brevi, ma senza avere la certezza di riuscirci.
Al centro, la vita di tutti i giorni; quella delle famiglie di Hamlin, Quinn e Nic, i tre giovani protagonisti, alle prese con l’aumento del costo della vita e la difficoltà nel ricevere un adeguato supporto dal governo.
King Hamlin miscela sapientemente finzione e attutalità tanto che è davvero sottile il confine che differenzia quanto viene messo in scena e interpretato dal cast, e quanto davvero avviene nei quartieri periferici di Londra dove i crimini, soprattutto tra i giovanissimi, sono diventati all’ordine del giorno.
L’autrice Gloria Williams ha voluto puntare l’attenzione proprio su questo aspetto, perché il teatro fosse anche il giusto strumento per catalizzare l’attenzione su un problema vero, reale, tangibile. E per farlo, ha ricevuto il supporto artistico proprio di Lara Genovese, originaria della Puglia, ma vera giramondo avendo vissuto e lavorato tra Stati Uniti, Hong Kong e ora nella capitale inglese. Nel suo curriculum vanta anche la scrittura di una serie pilota per la televisione, una serie di libri per bambini e una serie di animazione e diversi cortometraggi attraverso la sua società, la Naiad Productions.

“E’ la seconda volta che lavoro in tandem con Gloria – ci racconta Lara – dopo il primo pluripremiato ‘Bullet Hole’ nel 2018. Abbiamo scelto questa volta una tematica di forte attualità che andasse oltre i classici stereotipi dove la criminalità locale fosse solo appannaggio di ragazzi provenienti da famiglie disagiate in situazione di estrema povertà in quartieri lontanissimi dal cento città. E, soprattutto, ragazzi di colore.
In King Hamlin abbiamo voluto affrontare l’argomento attraverso tre ragazzi, bravi ragazzi, che sono costretti a prendere delle decisioni nonostante la loro volontà di seguire percorsi di vita ben differenti, dove la carriera e il successo professionale fossero le mete ambite. Invece, il nascere e crescere in un contesto che non gli sta permettendo di affrontare l’aumento del costo della vita, di non ricevere il giusto supporto dalle istituzioni pubbliche, costringe Hamlin, Quinn e Nic a seguire altre soluzioni“.
Lo spettacolo teatrale, proprio per il suo forse valore sociale, vede protagonisti tra il pubblico anche numerose scolaresche, mentre a seguire della messa in scena del 7 novembre, si terrà un Q&A al quale prendere parte anche Gloria Williams manager dell’Islington Adolescent Support and Intervention Centre, e Rozie Skinner-Matey direttice of A Fairer Chance, un’assocazione che opera nel ridurre le disuguaglianze nel campo lavorativo.
Tornando invece a “Bullet Hole” è interessante sottolineare come il lavoro sia stato opzionato da un importante produttore italiano con l’obiettivo di trasformarlo in un nuovo progetto espressamente dedicato al mondo del grande schermo.
King Hamlin è in scena fino a sabato 12 novembre al Park Theatre; il costo dei biglietti è di £18 e per informazioni e prevendita questo il sito internet ufficiale.