Il Regno Unito ama sempre di più la pasta, oggi in particolar modo, 25 ottobre, dato che si celebra il World Pasta Day, evento di risonanza globale giunto alla 24sima edizione organizzato da Ipo International Pasta Organization e Unione Italiana Food.
L’occasione nasce sia per rendere omaggio a uno degli ingredienti più consumati al mondo, ma anche per fare il punto della situazione e capire come si sta evolvendo il mercato del consumo e, nel caso dell’UK, dell’import dal paese per eccellenza: l’Italia.
I dati confermano che gli inglesi, ma più in generale il pubblico internazionale che vive nel paese, è sempre più appassionato tanto che stando all’ultimo report elaborato dall’ITA, Italian Trade Agency sede di Londra, l’importazione di pasta nel Regno Unito proveniente dall’Italia nel periodo di riferimento gennaio – agosto 2022 ha raggiunto 283 milini di sterline di valore, con un tasso di aumento tra il 2021/2022 del 55,12%. Tale crescita è stata guidata principalmente dalla categoria della pasta “uncooked”, quella comunemente presente negli scaffali dei supermercati, che ha registrato un incredibile incremento balzando al +329,05%. Per contro, la categoria della pasta “cooked”, in scatoletta o in confezioni solo da passare al microonde o sulla fiamma per alcuni minuti, ha subito un calo significativo -71,48%.
Oltre all’aspetto puramente numerico, questo ultimo dato sta anche a significare che sta sempre più aumentando la consapevolezza e conoscenza tra gli inglesi di come acquistare e cucinare propriamente la pasta, senza passare più per le “scorciatoie” della pasta già cotta pronta da scaldare, ma che della tradizione culinaria italiana non ha davvero nulla.
Il report di ITA evidenzia anche che il Regno Unito si piazza al terzo posto nella classifica dove l’Italia esporta più pasta, al primo c’è Germania seguita da Francia, al quarto Stati Uniti e via via Giappone ed Emirati Arabi.
Per quanto riguarda il consumo procapite, l’Italia detta legge su scala mondiale con quasi 23 chilogrammi a testa, il Regno Unito si posiziona in basso alla classifica con appena 3.5 kg segno che ci sono parecchi margini di nuovo business per il Belpaese verso l’UK. Stessa cosa per la produzione interna di pasta: l’UK con appena 35mila tonnellate all’anno preferisce di grand lunga stringere accordi con l’Italia, dove se ne produce 3 milioni e mezzo di tonnellate di media l’anno.
In occasione del World Pasta Day, l’Italian Trade Agency di Londra porterà avanti alcune iniziative promozionali soprattutto attraverso i profili social supervisionate dal team che fa capo al direttore Giovanni Sacchi, supportate dalle preparazioni dello chef Francesco Mazzei di Sartoria (nella foto in alto), e storico ambasciatore della cucina italiana in UK.