A Londra le donne italiane si mettono in mostra: gusto, qualità e tenacia

GustoItalia è un evento gastronomico che a Londra ha messo in mostra le bontà del Bel Paese. E non solo: anche donne capaci di inventare, proporre, stupire. LondraItalia ne ha incontrate alcune che vi racconta.

A Londra le donne italiane si mettono in mostra: gusto, qualità e tenacia

 

Che le donne abbiano un talento innato per la cucina e i sapori si sa. Sin da quando erano le uniche a stare ai fornelli e a preoccuparsi del nutrimento della famiglia. Quello che è meno assodato, forse, è quanto sappiano regalare stile e raggiungere il successo, quando si mettono in gioco. Per rendersene conto basta dare un’occhiata ai protagonisti dell’evento gastronomico Gustoitalia, che si è svolto a Londra nei giorni scorsi, e ha potuto contare su un poker di signore davvero speciali.

La prima è Linda Galioto, referente commerciale per l’estero della Tenuta Macconi, che produce vini rossi e bianchi da premio in provincia di Ragusa, con i vigneti che si stagliano sulle colline verso il mare. «Ho cominciato ad occuparmi di vino una decina di anni fa» racconta. «Ho fatto studi di sociologia ma ho sempre lavorato nel commercio, con una boutique che mi divertiva perché potevo seguire la moda, lo stile e il buon gusto. Poi mio marito e mio cognato hanno deciso di trasformare l’azienda di famiglia in una cantina di agricoltura biologica. All’inizio se la sono cavata da soli, poi mi hanno chiesto di collaborare con loro».

Linda Galioto

Come ogni donna di carattere, Linda Galioto ha raccolto la sfida e ha cominciato a fare quello che le riesce meglio: comunicare e tessere reti e legami, promuovendo stavolta non tailleur o abiti da sera ma vino di qualità e rispettoso dell’ambiente oltre a un olio profumato e certificato. «Facciamo 80mila bottiglie l’anno e il nostro mercato è soprattutto estero» racconta orgogliosa. «Gli Stati Uniti e l’Oriente sono nelle nostre mappe, ma adesso ci interessa rafforzare Londra».

Che affidare alle donne il compito di far fiorire un’attività sia vantaggioso, del resto, appare chiaro anche guardando alla storia di Vanessa Lancellotti, che era a Gustoitalia con Doctor Espresso, la società che ha creato e che sta facendo scoprire ai londinesi cosa significa bere un buon caffè. «Se mi occupo di queste cose è solo per amore» racconta. «Quando sono arrivata a Londra, forte di una laurea a Roma e un master a Torino in contabilità e materie economiche, ho iniziato a lavorare per aziende di questo settore. Poi un giorno è arrivato Russel, un irlandese innamorato delle macchine per l’espresso, che di mestiere riparava questi marchingegni, scoprendo e rimettendo a nuovo quelle antiche e non funzionanti. E’stato inevitabile che mi conquistasse e poi ho deciso di condividere il suo progetto».

Lasciata la vecchia occupazione, hanno inventato il marchio Doctor Espresso, che adesso vanta tre locali in zone alla moda di Londra, vende solo caffè italiano preparato anche con macchine degli anni Cinquanta perfettamente restaurate. «Perché Russel non ha tradito la sua passione e continua a fare restauri e manutenzioni, mentre al resto penso io, in locali realizzati con materiale di recupero e tanta creatività. Secondo il mio stile».

Lancillotti con Gabriella Gasparini e Anna Bazzani

Forse la chiave del successo sta proprio nell’originalità e nell’entusiasmo. Un’idea condivisa da Gabriella Gasparini e Anna Bazzani, che non a caso hanno chiamato “Passione cucina” la loro scuola per cuochi di Marano Sul Panaro, in provincia di Modena. «Da noi vengono le persone che vogliono riscoprire la tradizione culinaria dell’Emilia Romagna, seguendo le antiche ricette ma in una chiave moderna» racconta la Gasparini, protagonista anche di programmi televisivi di cucina come Nosterchef. «Partecipiamo a questa fiera di Londra perché nella metropoli teniamo già dei corsi» raccontano le due signore dei fornelli. «Insegnamo a fare sfoglia, lasagne e tortelloni e a dosare l’aceto balsamico, ad abbinare i sapori» dice.

Anna Maria Tino

Gli inglesi restano stregati, mentre alle mamme britanniche piacciono i corsi di visual food design della loro collega Anna Maria Tino. Psicologa con una grande vocazione per la buona tavola, è riuscita a coniugare le sue due passioni. Nelle sue lezioni spiega come preparare piatti che conquistano lo sguardo prima del palato e convincono anche i più scettici a consumare frutta, verdura e prodotti belli ma normalmente assenti dalla loro dieta. «I colori sono fondamentali» spiega «bisogna agire con creatività e fantasia, costruire quadri e disegni nel piatto, presentare anche l’ingrediente più semplice con cura. Così l’effetto è garantito». Parola di una signora che, con le altre quattro tipe toste come lei, fa da ambasciatrice del buon gusto italiano a Londra.