“Meglio far calmare prima le acque”. Questo deve aver pensato lo staff del presidente degli Stati Uniti, consigliando proprio a Donald Trump di posticipare la tanto discussa visita a Londra, dal preventivato mese di giugno al prossimo mese di ottobre.
La notizia, emersa da fonti interne alla Casa Bianca, fa seguito alle reazioni di protesta che si sono registrate nella capitale inglese all’annuncio dell’imminente visita di Stato del presidente Trump al Governo May.
Proteste che si sono svolte sia in strada, in particolar modo di fronte a Westminster e al numero 10 di Downing Street, che sui Social con la creazione di appositi profili su Twitter @UKStopTrump e siti web stoptrump.org.uk.
“Trump desidera davvero effettuare la visita entro quest’anno… but he wants the heat to die down a bit first” ossia preferisce che gli animi si raffreddino un po’, come ha dichiarato una fonte governativa ai giornalisti del The Sun che hanno riportato la notizia della volontà di posticipare ad inizio autunno la visita a Londra .
Scelta, in un certo senso, che trova terreno fertile anche per il fatto che i prossimi saranno mesi davvero caldi in UK, dato che il primo ministro Theresa May ha annunciato che darà il via a tutte le procedure per attuare l’articolo 50, per l’uscita dall’Unione Europea, nel giro di poche settimane.
Inoltre, proprio oggi, l’House of Lords sarà chiamato a votare l’emendamento sui cittadini europei e sui loro diritti in caso di visita o permanenza in UK.
Il risultato del voto offrirà un primo spunto sull’aria che tira nelle sale di Westminster, dato che poi la palla passerà all’House of Commons che avrà l’ultima parola in merito.