Shaun Bailey, candidato Tory a sindaco di Londra: “Tolleranza zero per la criminalità”

47 anni, figlio di immigrati giamaicani, sarà lui a sfidare il laburista Khan alle elezioni del 2020

 

Lotta alla criminalità. Per Shaun Bailey, fresco candidato Tory per le prossime elezioni a sindaco di Londra, è questo il punto cruciale da cui partire in vista della prossima campagna elettorale. Ma non solo: edilizia popolare, politiche giovanili, lotta alla burocrazia, incentivi per le politiche locali e di quartiere. Un programma vasto e trasversale, che parla non solo ai Conservatori ma anche a tanti elettori tradizionalmente posizionati più a sinistra: giovani delle periferie, immigrati, famiglie working class. 

È proprio da questo mondo che Bailey viene e che vuole rappresentare, tanto da citare il testo di una canzone dei Public Enemy, gruppo hip-hop afroamericano simbolo della lotta anti-sistema e della disobbedienza civile, come una delle ragioni che l’hanno spinto ad entrare in politica.  

Cresciuto dalla madre giamaicana a North Kensington (il quartiere popolare della Grenfell Tower, a poca distanza dalle case milionarie di Notting Hill), dopo la laurea in informatica Bailey ha iniziato la sua carriera politica fondando un’associazione di volontariato per aiutare famiglie e giovani in difficoltà, arrivando a diventare consulente di David Cameron su politiche giovanili e criminalità.

Un profilo atipico per un candidato Tory, molto simile a quello del suo avversario, il laburista Sadiq Khan. Entrambi quarantasette anni, sono il simbolo di una nuova classe politica britannica emergente: figli di immigrati, cresciuti in periferia, estranei alle grandi università di elite e con percorsi politici non sempre convenzionali.

La diversità per ora ha premiato Bailey, concedendogli di vincere la nomination del Partito Conservatore, battendo con il 55% dei voti al secondo turno un politico con più esperienza come Andrew Boff. La sua vittoria ha però suscitato non poche sorprese. All’interno del Partito Conservatore, scrive la BBC c’era chi sperava in un candidato di maggior peso per riconquistare Londra, persa nel 2016 dopo otto anni nei quali il sindaco fu un certo Boris Johnson. Al suo confronto Bailey, che ha fallito per ben due volte in due seggi diversi di Londra, l’elezione alla House of Commons, appare davvero un peso leggero.

Eppure, il suo profilo atipico, insieme alle promesse in materia di sicurezza (mille poliziotti in più da assumere, più videocamere di sorveglianza, tolleranza zero) sono riuscite a proiettarlo verso la sfida elettorale contro il sindaco uscente. Le elezioni per il nuovo sindaco di Londra si terranno il 7 maggio 2020. Chi vincerà sarà il primo sindaco a governare la capitale nel post-Brexit.