Sciopero dei treni: in UK stazioni vuote ma strade intasate dalle auto

Per Boris Johnson "una protesta ingiusta e non necessaria" per il ministro dei trasporti Shapps "chi ha incrociato le braccia è del tutto indifferente alle esigenze dei cittadini"

Sciopero dei treni: in UK stazioni vuote ma strade intasate dalle auto

 

Caos nel Regno Unito per il più grande sciopero delle ferrovie britanniche degli ultimi 30 anni. Una linea su due è stata chiusa e quattro treni su cinque sono stati cancellati. La mobilitazione per lavoro e salari si ripeterà anche giovedi e sabato, con ripercussioni previste anche negli altri giorni della settimana.

Il sindacato Rmt – il principale della categoria – aveva indicato all’inizio di giugno che oltre 50.000 dipendenti delle ferrovie avrebbero incrociato le braccia in quello che è già stato definito “il più grande conflitto del settore dal 1989“, chiedendo in particolare aumenti salariali in linea con l’inflazione galoppante. Oltre ai salari, si denuncia il deterioramento delle condizioni di lavoro e le “migliaia di esuberi” previste dalla miriade di compagnie ferroviarie private che compongono il settore nel Regno Unito.

Una protesta definita “ingiusta e non necessaria” dal primo ministro britannico Boris Johnson, che in una riunione dell’esecutio ha detto che “il governo del Regno Unito ha sostenuto con 16 milioni di sterline l’industria ferroviaria“. Johnson ha aggiunto che “abbiamo mantenuto in funzione le nostre ferrovie e anche giustamente. Abbiamo sostenuto i lavoratori delle ferrovie e le loro famiglie. Abbiamo sostenuto l’intero settore“. Il premier ha quindi citato “miglioramenti necessari nell’interesse della popolazione pendolare“, ma anche di quello “dei ferrovieri e delle loro famiglie“. Mentre rincara la dose il ministro dei Trasporti, Grant Shapps: per lui chi ha incrociato le braccia è del tutto indifferente alle esigenze dei cittadini.

A conti fatti sono appena 4.500, dei 20mila collegamenti ferroviari, quelli previsti nei tre giorni di sciopero. A Londra si aggiunge anche lo sciopero della Tube ad aggravare la situazione. Milioni di persone hanno scelto di utilizzare altri mezzi per muoversi in questa giornata di passione, causando un forte intasamento della rete stradale.