Un marchio che piace e che produce valore, al pari dell’ultimo smartphone lanciato sul mercato o della fuoriserie più ambita, ma con una differenza sostanziale: si tratta di un prodotto che non può essere di nessuno, se non esclusivamente dei diretti interessati e del Governo britannico. Parliamo della Famiglia reale dei Windsor.
La Regina Elisabetta ed eredi genera qualcosa come 67 miliardi di sterline l’anno, poco più di 75 milioni di euro, contro un costo di mantenimento di appena 292 milioni di sterline, 330 milioni di euro. E’ quanto emerge dall‘analisi elaborata da Brand Finance, società internazionale specializzata nel capitalizzare il valore di un brand non tangibile, come lo è quello della famiglia reale ma anche altri su scala globale, compreso il celebre “Made in italy”.
L’analisi è stata fatta nei mesi scorsi ma è stata resa nota solo nella giornata di ieri in cui la regina Elisabetta e il principe Filippo festeggiavano 70 anni di matrimonio (nella foto in alto).
Il valore stimato comprende proprietà, come le tenute nel Lancaster e in Cornovaglia che si aggirano sui 25 miliardi di sterline, e i gioielli della Corona attualmente esposti all’interno della Torre di Londra. Oltre ad altri 42 miliardi di valore intangibile e i quasi 2 miliardi di sterline l’anno derivanti dall’impulso del settore turistico, cinematografico e televisivo che vanno a finire direttamente nelle casse del Governo soprattutto per la cessione dei diritti per l’utilizzo del marchio “The Royal Family” su piatti, abiti, tazze, libri, felpe, portachiavi e quant’altro si trova normalmente in uno dei migliaia di negozietti specializzati in souvenir.
Da ricordare che i Windsor in parte sono di proprietà del Governo inglese che a sua volta copre le spese di manutenzione e mantenimento della stessa famiglia come la conservazione delle residenze, salari del personale e spese di viaggio quando sono in missione di rappresentanza. Costo che ovviamente ricade sulla tasca dei contribuenti, per un valore che si aggira sui 4.50 sterline per persona all’anno, quasi 6 euro, per un totale di 292 milioni di sterline, come già anticipato. Nulla se messi a paragone con i 67 miliardi generati.
“Regina & Co hanno da decenni un fascino universale – ha sottolineato David Haigh, ceo di Brand Finance – e la monarchia è un marchio attraente che offre notevoli vantaggi commerciali a tutte le imprese e le istituzioni ad essa associate. Ogni cosa vanti un un marchio Reale o uno stemma, piuttosto che l’apertura delle residenze reali a fini turistici, o anche solo spettacoli popolari come la serie The Crown o il film Victoria e Abdul, hanno immediato appeal per il pubblico e generano allo stesso tempo guadagno per la stessa famiglia reale e per il Governo britannico”.