Gli italiani all’estero potranno votare per posta al Referendum Costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi, come già avvenuto per il precedente referendum. In attesa che venga definita la data della consultazione, sono state già rese note le modalità con le quali è possibile esercitare il diritto di voto.
Chi ne ha diritto? Possono votare per corrispondenza gli elettori temporaneamente all’estero per motivi di lavoro, studio o anche cure mediche e i famigliari che li accompagnano, per un periodo di almeno tre mesi. È necessario che la data del referendum ricada nel periodo di permanenza all’estero.
Come richiederlo? Per essere abilitato a votare dall’estero, ciascun elettore dovrà compilare un apposito modulo (disponibile in questa pagina) indicando i propri dati anagrafici e esprimendo la propria preferenza per il voto postale. Tale modello, compilato nelle sue varie parti e corredato della fotocopia di un proprio documento di identità, dovrà pervenire al comune di residenza prima di dieci giorni dalla data di indizione del referendum. Il tutto potrà essere inviato non solo per posta ma, se è più comodo, tramite fax o e-mail o consegnato a mano (anche da persona diversa). Gli indirizzi email e postali dei comuni italiani possono essere trovati sul sito http://www.indicepa.gov.it , digitando il nome del comune.

Quando si vota? La data del referendum non è ancora nota: per legge, il Governo dovrà decidere entro il 13 ottobre e la data dovrà cadere tra i 50 e i 70 giorni successivi. Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha indicato che la data sarà decisa nel corso del Consiglio dei Ministri del prossimo 26 settembre: la data del referendum dovrebbe quindi cadere tra il 15 novembre e il 5 dicembre 2016.
Londra, 19 settembre 2016
(Informazioni sulle modalità di voto postale a cura di Maria Iacuzio, Luigi Reale – ItalUK, Comites Londra)