Sono trascorsi quasi due anni dalla Brexit, e molti italiani residenti in UK hanno ottenuto già da tempo il pre-settled o settled status. Mentre il settled status è un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, e può essere revocato solo in circostanze piuttosto limitate, il pre-settled status è di natura temporanea, cioé vale per cinque anni e va convertito in settled status prima della scadenza.
Poiché questi status esistono solo in forma digitale, è facile dimenticarsi di controllare se i vari dati siano aggiornati, ma ci sono alcuni elementi a cui bigona fare attenzione. Innanzitutto lo status è legato al passaporto o carta di identità con cui si è presentata la domanda, per cui in caso di rinnovo del documento, bisogna informare l‘Home Office. Se ci si dimentica, si potrebbe perdere tempo all’arrivo in UK, poichè i cancelli elettronici in aeroporto non riconosceranno un documento diverso e potrebbero non aprirsi.
E’ altrettanto importante ricordare di aggiornare il numero di cellulare e l’indirizzo email usati al momento della domanda, o si rischia di non poter più accedere alla propria posizione personale. Mantenere l’accesso è fondamentale per generare e condividere lo “share code” cioè il codice che potenziali datori di lavoro, banche, università o agenzie immobiliari vi chiederanno per confermare che avete il diritto a risedere nel Regno Unito, e quindi a lavorare, prendere in affitto un immobile, aprire un conto in banca o studiare.
Indicazioni su come accedere alla propria posizione personale e modificare questi ed altri dati, si trovano nella lettera contenente la decisione che avrete ricevuto, generalmente via email, dall’Home Office. Il portale per effettuare queste operazioni è questo View and prove your immigration status e si trova a questo link.
La cosa più importante da ricordare è comunque quella di fare la domanda di settled status prima della scadenza del pre-settled.
Potrete fare domanda appena compiuti cinque anni di residenza continuativa in UK, indipendentemente da quando avete ottenuto il pre-settled status. Per residenza continuativa si intende presenza nel Regno Unito per almeno sei mesi in ogni periodo di 12 mesi, per cinque anni.
Chi ha lavorato a busta paga, o comunque utilizzando il proprio National Insurance Number per l’intero periodo, probabilmente non dovrà caricare alcun documento a supporto della domanda. In caso contrario, la documentazione accettata consiste principalmente in pagamento di Council Tax o bollette, estratti conto bancari che contengono transazioni eseguite in UK, lettere del medico ed altra corrispondenza ufficiale.
I biglietti aerei e carte di imbarco elettroniche non sono considerate prove sufficienti. Se avete interrotto la continuità di residenza, cosa piuttosto comune a causa della pandemia, è comunque possibile presentare domanda di settled status, ma solo se si potrà giustificare un’assenza superiore a sei mesi adducendo un motivo serio tra cui limitazioni a viaggiare dovute al covid, o altre circostanze personali quali motivi seri di salute, familiari o di lavoro.
L’autrice di questo articolo è Gabriella Bettiga director di MGBe Legal. Per contattarla gabriella@mgbelegal.com
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