
Una bici bianca tra candele e fiori, e il traffico di Holborn bloccato per due lunghissimi minuti. Questa sera un centinaio di ciclisti londinesi si è disteso sull’asfalto, insieme alle proprie biciclette, per chiedere strade piu’ sicure dopo la morte di Federica Baldassa, la ragazza italiana di 26 anni travolta da un camion mentre era in sella alla propria bici.
Federica è morta sul colpo la sera di venerdí 6 febbraio a Vernon Place, un tratto di Bloomsbury Square nei pressi di Holborn, di fronte a una strada pedonale nota come Sicilian Avenue. Proprio qui, in questo stesso incrocio, ha voluto renderle omaggio il gruppo “Stop Killing Cyclist” che riunisce su Facebook migliaia di londonesi. L’invito a partecipare all’incontro di solidarietà è stato diffuso tramite i social media. Su Twitter l’hashtag più utilizzato è #stopkillingcycl. Sotto la pioggia, hanno bloccato auto, bus e taxi facendo un tappeto umano e di ruote.
A ricordarla, anche la sua migliore amica Nadia Saccardi e Giacomo Marchiori, che con lei condivideva l’appartamento: “Era una ragazza speciale”, raccontano a Londra, Italia. E aggiungono, in un messaggio in inglese fatto leggere al microfono che “Federica era una ciclista esperta perchè a Padova, che è una città universitaria come Cambridge, vanno tutti in bici. Spostarsi in bicicletta faceva parte del suo stile di vita vegetariano e salutare, lei non prendeva mai i mezzi pubblici ed amava tantissimo Londra”. Gli amici e la famiglia di Federica annunciano per le prossime settimane una manifestazione più grande e una pagina Facebook in sua memoria.

E’ Federica la terza ciclista vittima della strada dall’inizio dell’anno, la quarta nello stesso incrocio, denunciano gli attivisti del movimento: “Chiediamo una corsia preferenziale dedicata alle bici” – spiega a Londra, Italia Catherine Symons, una delle promotrici – anche perchè non c’e’ modo di andare da est verso ovest in questo tratto di strada. Facciamo un appello a Trasport for London e al Council di Camden per avere maggiore sicurezza”.
La famiglia della ragazza, che era appassionata di moda, ha ricevuto le condoglianze dalla stilista inglese Vivienne Westwood: la giovane, infatti, aveva lavorato nella boutique VW di Milano e si era trasferita a Londra per coltivare la propria passione.
Francesca Marchese
Twitter: @fmarchese_
Londra, 16 febbraio 2015
Leggi qui l’intervista al Mayor of Camden, Lazzaro Pietragnoli, anche lui veneto, rilasciata a Francesca Marchese il 17 febbraio 2015. Pietragnoli parla della tragedia occorsa a Federica e delle attività che intende realizzare per rendere le strade della città più sicure per i ciclisti.