È di 7 morti e 48 feriti il bilancio dell’attacco terroristico avvenuto ieri sera nel pieno centro di Londra, nella zona tra il London Bridge e il Borough Market. Tra le vittime, per il momento non risultano italiani. I tre assalitori, tutti uomini, sono stati uccisi dalle forze dell’ordine. L’incidente è “sotto controllo” ha dichiarato il capo della Met Police, aggiungendo però per ora rimane un cordone di sicurezza attorno all’area.
Le prime segnalazioni arrivate in serata avevano fatto pensare a una serie di attacchi coordinati. Successivamente si è chiarito che si è trattato di un unico episodio: un commando composto da tre uomini che prima ha investito 6 persone sul London Bridge e poi ha raggiunto il vicinissimo Borough Market scendendo dal van ed accoltellando in maniera casuale i passanti. La segnalazione di un ulteriore attacco a Vauxhall si è rivelata un evento slegato.
L’attacco è avvenuto attorno alle 22 di sabato sera, quando decine di migliaia di persone erano in giro a godersi la serata, grazie anche al clima estivo, in una zona piena di pub, locali e ristoranti. Il veicolo, un furgoncino bianco, è piombato sulla folla a London Bridge alla velocità di circa 50 miglia all’ora, travolgendo i passanti. Scesi dal van, i tre del commando hanno poi iniziato ad accoltellare i passanti.
“Un pandemonio” è la frase utilizzati da alcuni testimoni per descrivere la scena. Uno di loro ha raccontato alla BBC di avere sentito un assalitore urlare “This is for Allah” e di averlo visto accoltellare una ragazza 10-15 volte mentre lei implorava aiuto. Altre testimonianze raccontano di persone rinchiuse all’interno dei pub per paura di essere attaccati. I tre assalitori, che secondo la Metropolitan Police indossavano falsi giubbotti esplosivi, sono stati successivamente colpiti a morte con armi da fuoco dalla Polizia, intervenuta pochi minuti dopo l’arrivo delle prime segnalazioni.
L’episodio ha auto impatti immediati sul sistema dei trasporti. Il London Bridge è stato immediatamente chiuso al traffico mentre le autorità hanno evacuato l’area da cittadini e turisti. Diverse stazioni della Tube sono state bloccate, i percorsi dei bus deviati, difficile trovare un taxi. Anche il vicino ponte di Southwark è stato bloccato. Migliaia di persone hanno avuto difficoltà a rientrare nelle loro abitazioni dopo gli attacchi. Chi può ha dato una mano, e ci sono anche autisti di minicab che hanno offerto corse gratuite per chi si trovava impossibilitato a rientrare. Anche oggi i trasporti subiranno interruzioni, anche a causa delle attività di manutenzione programmate in genere nel corso del weekend (info su questa pagina)
Una nota informativa dell’Ambasciata di Londra, emessa alla 8.35 locali di domenica, informa che al momento non risultano Italiani coinvolti. Ambasciata e Consolato Generale, con l’Unita’ di Crisi della Farnesina, stanno verificando segnalazioni di alcuni connazionali non rintracciabili.
Sospese per il momento le attività della campagna elettorale. Già oggi il Primo Ministro Theresa May terrà un meeting del Comitato di Emergenza Cobra per valutare la situzione.
L’attacco è avvenuto quando migliaia di persone erano in giro per il sabato sera, in una dolce serata estiva. Doveva essere una notte di calcio, con la finale di Champion’s League in scena a Cardiff, si è trasformata in un bagno di sangue. Londra è tornata così a vivere la paura del terrorismo a poco piú di due mesi dall’attacco a Westminster Bridge e solo undici giorni dopo l’esplosione di Manchester che è costata la vita a 23 persone.
Antonio Piemontese
@apiemontese