L’olio piú forte del Covid, e arrivano i premi anche a Londra

Francesco Di Mino trasforma un vecchio uliveto di famiglia per onorare il padre appena scomparso

L’olio piú forte del Covid, e arrivano i premi anche a Londra

Un gesto di amore e gratitudine nei confronti del padre appena scomparso. Prendersi cura del suo uliveto secolare nel cuore della Sicilia, invece di venderlo, e creare un olio extravergine di alta qualità. È la scelta fatta da Francesco Di Mino, ingegnere siciliano, nel 2020, in pieno lockdown, quando si è trovato a dover decidere cosa fare dell’oliveto tanto amato del padre.

Il risultato è un prodotto di eccellenza: due IGP monocultivar di Nocellara del Belice e di Biancolilla, con certificazione bio, un blend bio e coratina bio. E sono arrivati subito i riconoscimenti, anche a Londra dove l’olio Di Mino è stato premiato con il Silver Award del London Olive Oil Award 2021 nella categoria “Health”, che valorizza gli oli con le migliori caratteristiche organolettiche.

La storia di Di Mino è stata raccontata da Leggo, che sottolinea come dietro il successo del prodotto ci sia una storia di amore familiare, semplicitá, orgoglio e tenacia.

“La perdita di mio padre dopo quattro anni di malattia. Il giorno dopo, a me si chiarisce tutto: anziché vendere soltanto olive agli altri, decido di rilanciare e produrlo io” racconta Di Mino “E di impegnarmi a valorizzare quello che avevo con una visione più concreta, più realista e moderna, ricordandomi di una frase di un detto siciliano: se limoni hai, limonate devi fare. Che tradotto significa valorizzare quello che si ha”.

In due anni Di Mino è arrivato a produrre 4,000 bottiglie e ha raccolto riconoscimenti non solo a Londra ma anche Berlino e Milano, ma soprattutto ha trovato un modo bellissimo per onorare la memoria del padre e valorizzare le proprie radici.

“L’olio” conclude Di Mino, “è la prova che dai momenti bui e tristi che ognuno di noi attraversa, bisogna avere il coraggio di ripartire e di farlo buttando il cuore oltre l’ostacolo“.