Liga a Londra, due ore di rock gioioso e liberatorio, dopo tre anni di attesa

“Voi avete tenuto botta e siete venuti. Adesso cercheremo di recuperare il tempo perduto”. Le nostre foto e video dall'O2 Shepherd's Bush

Liga a Londra, due ore di rock gioioso e liberatorio, dopo tre anni di attesa

 

Ci sono voluti tre anni di attesa ma alla fine il concerto di Ligabue a Londra è arrivato, per la gioia del pubblico che ha gremito l’O2 Shepherds Bush, vero tempio della musica italiana a Londra, in ogni ordine di posti.

Capelli lunghi e canottiera, chitarra alla mano, il rocker emiliano è apparso particolarmente contento, il suo amore per la capitale britannica è noto, ed in grandissima forma nonostante avesse suonato a Parigi il giorno prima.

Voi avete tenuto botta e siete venuti” dice Liga ricordando che il concerto avrebbe dovuto tenersi nella primavera del 2020, e ha dovuto subire ben quattro rinvii dovuti al Covid, l’ultimo dei quali lo scorso ottobre quando è toccato a lui ammalarsi. “Adesso cercheremo di recuperare il tempo perduto” promette, ed è subito rock con le note di “Balliamo sul mondo”. E’ l’inizio di un concerto di due ore ad altissima intensità, con una band oliata alla perfezione, e una scaletta ben costruita con i pezzi migliori del suo repertorio.

Nelle foto e video di Alessandro Allocca, Ligabue in concerto a Londra

Il pubblico balla, canta e si gode la perfetta acustica e visibilità del teatro, una vera bomboniera. Qui non siamo a Campovolo o a San Siro, il clima è quello di un music club e Liga appare vicinissimo.

Le canzoni si succedono senza interruzioni. È un rock gioioso, poetico, senza tempo, a tratti liberatorio, come nel ritornello di Venerdi (“È venerdì, non mi rompete i coglioni”), che potrebbe ben diventare il mantra del londinese a fine settimana lavorativa.

Dieci anni fa, nella sua precedente apparizione al Londra alla Royal Albert Hall, Ligabue aveva terminato il concerto con una nota di speranza, cantando “Il meglio deve ancora venire”. Stavolta la chiusura la affida a “Leggero”, una canzone che descrive storie complesse ma che per il cantautore rappresenta una vera dichiarazione di intenti. “Leggero, nel vestito migliore, sulla testa un po’ di sole ed in bocca una canzone.”. Sole a Londra se ne vede poco, ma per fortuna le canzoni non mancano.