Un visto di ingresso e un permesso di lavoro valido solo per Londra. È l’idea di Sadiq Khan, il sindaco della capitale, per mantenere Londra il piú possibile “aperta” anche dopo la Brexit. L’obiettivo è quello di consentire alle aziende londinesi di continuare ad attrarre risorse e talenti europei senza limitazioni, anche in un Regno Unito ormai fuori dall’UE.
Un team di esperti è già lavoro per definire una proposta. Lo ha dichiarato Khan in un intervista con Sky News, nella quale ha rivelato di averne già parlato con il ministro per la Brexit David Davis e il Cancelliere Hammond ricevendo commenti positivi.
“London is Open” è il mantra adottato da Khan, giustamente preoccupato dell’impatto della Brexit sull’economia della capitale. Gran parte della sua attività da Sindaco sin dalla sua elezione a maggio è stata spesa prima facendo campagna a favore del Remain e, dopo il 23 giugno, promuovendo Londra come una città aperta.
L’idea di visti e permessi lavorativi validi solo per Londra è vista con interesse anche dalla City. La London Chamber of Commerce and Industry, in modo indipendente dallo staff del Sindaco, la sta studiando e conta di presentare le proprie proposte nelle prossime settimane.
Come potrebbe funzionare il sistema? Nel Regno Unito post-Brexit per gli europei ci sarebbero due procedure distinte per avere un visto e poter lavorare. Una valida solo per Londra (con regole e criteri ad-hoc, presumibilmente piú rilassati) e una per il resto del paese (piú stringente). Difficile però immaginare come possa funzionare da un punto di vista pratico, a meno di creare improbabili frontiere sulla M25 o di fare diventare realtà l’idea, affascinante, di Londra città-stato.
Londra, 28 settembre 2016
foto: @SadiqKhan