Il Regno Unito è diventato la prima meta tra tutti coloro che scelgono di lasciare l’Italia per trasferirsi in nuovi lidi, mentre sale a 5 milioni il numero degli italiani all’estero. Il dato giunge dal nuovo rapporto “Migrantes, gli italiani nel mondo” che ogni anno traccia i flussi migratori a livello globale.
Un flusso che non ha assolutamente intenzione di stopparsi: nel corso degli ultimi 10 anni, dal 2006 al 2016, la crescita del numero di italiani all’estero è stata del 60%, passando da poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni. Una vera e propria emorragia per il Bel Paese soprattutto in chiave forza lavoro, dato che i primi ad andarsene sono i giovani: oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia nell’ultimo anno ha tra i 18 e i 34 anni (+23,3% rispetto ai dodici mesi precedenti).
Secondo i dati delle iscrizioni all’Aire, al primo gennaio 2017 gli italiani che vivono all’estero sono 4.973.942, un numero pari all’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alle stesse date. Nel 2016 gli italiani espatriati sono stati 124.076, in aumento del 15,4% rispetto all’anno precedente, e a preoccupare è anche il fatto che le partenze non sono più solo individuali ma anche di famiglia, intesa sia come nucleo familiare più ristretto, con figli minori (il 20% del totale) sia come famiglia “allargata”, quella cioè in cui i genitori diventano “accompagnatori e sostenitori” del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale).
Il primo continente scelto da chi ha spostato la sua residenza fuori dall’Italia nel corso del 2016 è stato quello europeo, seguito dal Nord America. Rispetto allo scorso anno, quando la Germania era stata la meta preferita, quest’anno il Regno Unito registra un primato assoluto tra tutti i destinatari con un aumento delle iscrizioni all’Aire che ha registrato 24.771 nuove iscrizioni nel corso degli ultimi dodici mesi. A seguire la Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Usa.
La Lombardia, con quasi 23.000 partenze, si conferma la prima regione per partenze, seguita dal Veneto (11.611), dalla Sicilia (11.501), dal Lazio (11.114) e dal Piemonte (9.022). C’è però una regione che presenta un dato negativo, ed è il Friuli Venezia Giulia, da cui nell’ultimo anno sono partiti 300 persone in meno (-7,3% rispetto ai dodici mesi precedenti).
Se a questi dati ufficiali volessimo affiancare quelli non ufficiali, la possibilità è che gli italiani nel Regno Unito, e in particolar modo a Londra, potrebbero essere più del doppio rispetto agli attuali contenuti nel registro dei residenti all’estero.
Infatti sono molti coloro che scelgono di emigrare senza però ufficializzare la nuova residenza all’estero, soprattutto quando si sceglie di approdare in uno degli 27 paesi membri dell’Unione Europea.