Sono agguerrite come non mai perché questa volta non si tratta di fare bella figura in occasione del pranzo domenicale per una manciata di persone, familiari e amici dei figli. Questa volta a sedersi attorno ai tavoli ci sono quasi settanta persone che tutte insieme vogliono apprezzare la più tradizionale cucina italiana possibile. E non solo per una volta, ma tutte le sere per i prossimi mesi.
Sono le mamme italiane che hanno scelto di prendere parte a un nuovo progetto culinario che ha preso il via da qualche settimana a Londra; si tratta fondamentalmente di un ristorante con la particolarità che dietro ai fornelli ci sono proprio le mamme italiane, alcune di loro emigrate già da anni, altre che sono solite fare avanti e indietro per venire a trovare i loro figli che vivono o lavorano nella capitale inglese.
In tutto sono quasi 40, e si alterneranno nel corso dei mesi a “La mia mamma” nella zona di Chelsea offrendo uno spaccato della cucina della propria terra d’origine. Ad aprire le danze, o meglio il menù, è stata scelta la Sicilia e le cuoche protagoniste sono Lidia e Anna da Siracusa, e Pina da Palermo (tutte e tre nella foto in alto). Le prime due da anni già a Londra, l’altra una pendolare tra Regno Unito e Italia.
“Otto anni fa sono venuta a trovare i miei figli che si erano da poco trasferiti a Londra – racconta Lidia -. Ho visto che qui si trovavano davvero bene, e alla fine con mio marito abbiamo deciso di trasferirci anche noi. Per molti anni ho fatto semplicemente la casalinga qui a Londra, poi ho visto che c’era la possibilità di lavorare in questo particolare progetto e ho accettato subito la sfida. Certo, è molto faticoso perché quando stacco dal ristorante torno a casa a cucinare per la mia famiglia; aiuto anche mio figlio a preparare le arancine per il suo stand di street food, ma tutto è così bello che spero di continuare ancora per un bel po’”.
Il progetto ha preso il via grazie a un post su Facebook lanciato da Corrado Mozzillo, imprenditore della ristorazione, e Peppe Corsaro, manager di ristoranti, attraverso il quale veniva chiesto alle mamme d’Italia se desideravano cucinare per il pubblico inglese ricette della tradizione casereccia italiana. Oltre 40 hanno risposto all’appello, buona parte proprio dall’Italia che in un modo o nell’altro avevano comunque dei legami con la capitale inglese, quasi sempre per via dei loro figli trasferitisi qui.
“Le abbiamo contattate tutte – raccontano i due – e non nascondo che erano tutte emozionate e pronte a rimettersi in gioco. Per questa prima fase ne abbiamo scelte 7, tre della Sicilia attualmente ai fornelli, le altre invece diventeranno operative tra tre mesi quando dalla Sicilia passeremo a nuove regioni d’Italia. E così man mano faremo con tutte le altre mamme affinché nel giro di qualche anno offriremo al pubblico di Londra un ventaglio unico della cucina italiana da nord a sud, passando per le isole”.

Tra le prime tre, come anticipato, c’è Pina che ha il compito di preparare la pasta fresca e, per rendere ancora più accattivante la sua quotidiana magia, la sua postazione di lavoro con tanto di mattarello e tavola di legno si trova proprio di fronte l’accesso al ristorante.
“Mio papà è di Palermo e mia mamma di Napoli – racconta Pina – nel sangue ho un mix di due delle più belle culture culinarie italiane. I miei figli ormai vivono a Londra da anni e sono solita venirli a trovare durante l’anno, ma ogni volta che ripartivo un pezzo del mio cuore rimaneva qui. Però ora con questo nuovo impegno qui al ristorante, ho la possibilità di rimanere ancora di più accanto a loro e, soprattutto, fare una delle cose che a me piace di più: cucinare”.
La terza mamma impegnata nel progetto è Anna che invece ha qui a Londra già buona parte della famiglia impegnata nella ristorazione. “Credo che per me sia stato più semplice adattarmi fin da subito a questo progetto – racconta – avendo i figli che lavorano e gestiscono ristoranti e pizzerie a Londra. Ma ovviamente una cosa è cucinare a casa per loro, un’altra è farlo per settanta persone tutte insieme. Agli inizi, noi mamme, ci siamo trovate un po’ spaesate, ma poi terminata la fase di rodaggio siamo riuscite ad entrare nel sistema, tanto che quando non siamo dietro ai fornelli giriamo per i tavoli per capire se i clienti hanno apprezzato, se ne vogliono di più, se hanno qualcosa da chiederci. E se vediamo qualcuno particolarmente magro, la prima cosa che ci viene da dirgli è: “E mangia a mamma, sei così asciutto…”
Info: “La mia mamma” – 257 King’s Rd, Chelsea, London SW3 5EL