“Potete iniziare a pensare alle vostre vacanze estive all’estero“. Il tanto atteso annuncio ai britannici, per i quali la fuga oltre confini nei mesi più caldi rappresenta un must, è stato fatto questa mattina dal ministro dei Trasporti Grant Shapps in una intervista a Sky News, affermando che ”è la prima volta da molti mesi che non devo dire alle persone che dovrebbero attendere a prenotare le vacanze estive”.
Durante la medesima partecipazione televisiva, Shapps ha aggiunto che ”è ovviamente sotto agli occhi di tutti che andare comunque all’estero, almeno in questo periodo, per ragioni non essenziali dovute a questione di lavoro o salute, rappresenta comunque un rischio, soprattutto se la destinazione riguarda determinati paesi. Ma per l’estate credo che la curva pandemica potrebbe attenuarsi per alcuni specifici territori“.
A tal proposito Downing Street sta lavorando su un sistema a semaforo con il quale indicare quali potrebbero essere i territori dove la pandemia ancora non è sottocontrollo, per i quali si sconsiglia il viaggio.
‘Tra un paio di settimane pubblicheremo una lista di paesi con diverse gradazioni di rischio“, ha aggiunto il ministro specificando che l’invito diretto alle persone sarà quello di preferire quei paesi che verranno inseriti nella lista “verde”.
Questo perché, secondo le prime indiscrezioni sull’utilizzo dello schema del semaforo, i viaggiatori che arrivano da un paese inserito nella lista più bassa come livello di rischio, la verde, dovranno semplicemente effettuare un test prima della partenza e un test entro il secondo giorno del loro arrivo nel Regno Unito, ma non dovranno rispettare nessun periodo di autoisolamento.
Mentre se si giunge da un paese dove il rischio è medio, e il colore dovrebbe essere ambra, l’autoisolamento da rispettare dovrebbe essere di 10 giorni oltre sempre a sottoporsi a un test prima della partenza, e a due successivi test, nel secondo giorno e ottavo giorno, con l’opzione di poter accorciare la quarantena a cinque giorni se un successivo test effettuato al quinto giorno darà risultato negativo. Questa, peraltro, è l’attuale formula in vigore in UK per tutti gli arrivi da tutti i paesi del mondo.
Coloro che, invece, entrano nel Regno Unito da un paese ad alto rischio, inserito nella lista rossa, saranno soggetti alle massime restrizioni attualmente in vigore, ossia soggiorno obbligatoria a proprie spese di 11 notti in un hotel appositamente allestito per ospitare coloro in quarantena, oltre ai test alla partenza al secondo e ottavo giorno dopo l’arrivo.