Crescita dei tassi di interesse e dell’inflazione: periodo nero per il Regno Unito

A comunicarlo in queste ore la Bank of England che ha ritoccato verso l'alto tutti i valori con previsioni per nulla rosee per il paese

Crescita dei tassi di interesse e dell’inflazione: periodo nero per il Regno Unito

 

La Bank of England ha annunciato un ulteriore rialzo dei tassi d’interesse nel Regno Unito portandoli dal 2,25% al 3%, il valore più alto dal 2008. L’incremento record dello 0,75% non si vedeva dal 1989 e arriva sulla scia dell’americana Federal Reserve e in risposta all’inflazione che nel paese ha raggiunto livelli allarmanti.

Sale infatti al 10,9%, rispetto al 10,1% di settembre, la stima dell’incremento del costo della vita in UK indicata per fine anno, secondo il dato aggiornato sull’inflazione diffuso oggi sempre dalla Bank of England.

L’istituto centrale lo ha precisato a margine dell’annuncio del nuovo incremento dei tassi d’interesse di tre quarti di punto deciso parallelamente alle misure messe in cantiere dalla Fed negli Usa e dalla Bce a Bruxelles per porre un freno proprio all’inflazione.

Ma le brutte notizie non finisco qui, perché i dirigenti della banca nazionale hanno anche fornito indicazioni che sembrano suggerire un ulteriore picco dei tassi di interesse che potrebbe toccare quota 4,5% il prossimo autunno. Mentre l’ONS, l’Office for National Statistics, l’Istat britannico, alla mazzata economica, aggiunge anche quella sociale, anticipando che il tasso di disoccupazione potrebbe salire al 6%, mentre scenderanno anche i redditi delle famiglie e, di conseguenza, la capacità di acquisto delle stesse con il rischio di una pericolosa stagnazione dell’economica nazionale.

È l’immagine di un periodo economico doloroso, con il Regno Unito che registra risultati peggiori degli Stati Uniti e degli stati membri dell’Eurozona.