Non sono passate neppure 24 ore dall’ultima dichiarazione fatta da alcuni esperti sanitari britannici, ed ecco un significativo dietro front sulla questione della crescita dei contagi da coronavirus nel Regno Unito. Secondo una prima analisi, si tratterebbe di una nuova variante ma la sua capacità di trasmissione sarebbe al massimo il 10% superiore alle altre mutazioni del virus e comunque, sempre secondo gli esperti, è molto improbabile che attecchisca su larga scala o sfugga alla copertura dei vaccini.
Ma, ora, a far preoccupare gli esperti non solo i contagi su base quotidiana, che si aggirano sempre tra i 40mila e i 50mila, quanto anche il numero delle vittime che ieri ha raggiunto quota 223 quando nei giorni precedenti erano poco più della metà.
Tant’è che proprio le autorità sanitarie britanniche chiedono di reintrodurre immediatamente alcune restrizioni anti-Covid se l’Inghilterra vuole evitare di dover affrontare una emergenza invernale. Per i vertici dell’NHS, il servizio sanitario pubblico, sarebbe necessario già pensare e attuare un piano B, rispetto a quello avviato dal governo che prevede un costante monitoraggio ma nessuna restrizione come eravamo abituati a vedere (e vivere) nel corso dei mesi quando la pandemia aveva raggiunto numeri importanti.
Per l’NHS il piano B deve fin da subito includere le mascherine obbligatorie negli spazi affollati e chiusi. Da parte dell’esecutivo resta l’indicazione ad andare avanti così, contando sulla campagna vaccinale arrivata alle terze dosi per alcune categorie, senza introdurre restrizioni, a fronte di un numero di decessi ben al di sotto dei picchi registrati nei periodi invernali, ed escludendo ogni ritorno al lockdown.
“Non è ancora il momento“, ha detto infatti il ministro per le Attività produttive, Kwasi Kwarteng, al fine di non mettere a repentaglio i “risultati faticosamente conquistati” con la riapertura dell’economia.
Il piano attualmente in essere del governo, quello che per tutti viene definito come “piano A” per affrontare il Covid nel pease questo inverno, prevede di continuare con la campagna di profilassi offrendo le dosi di richiamo, la terza per intenderci a circa 30 milioni di persone, e una singola dose di vaccino per i minori di età compresa tra 12 e 15 anni. Se queste misure non sono sufficienti, le mascherine in alcuni contesti, il lavoro da casa e l’introduzione del Covid pass potrebbero essere considerate come restrizioni all’interno del piano B.