Covid: oltre 500mila contagi in UK. Ma da oggi decade ogni obbligo

Il numero di vittime e ricoverati rimane stabile. Per Downing Street è finita l'emergenza

Covid: oltre 500mila contagi in UK. Ma da oggi decade ogni obbligo

 

Nelle ultime 24 ore il Regno Unito ha registrato un picco molto significativo dei contagi da Coronavirus: 534.747 con una crescita del 43.9% rispetto ai sette giorni precedenti.

Il considerevole aumento dei contagi fortunatamente non viaggia di pari passo con vittime e pazienti in terapia intensiva: nel primo caso sono 740 quelli registrati nell’ultimo giorno, 14 in più nello stesso periodo di sette giorni prima (e una crescita dell’1.9%), nel secondo 11.580, 2.078 in più nel medesimo periodo di paragone (e una crescita del 21.9%).

Dati che comunque non fanno scoraggiare il governo britannico nell’andare avanti con l’annullamento di tutte le misure restrittive riguardanti il contrasto alla pandemia. C’è giusto una differenza tra i quattro paesi del Regno Unito nella gestione dell’utilizzo della mascherina, dove la Scozia ha scelto di continuare a consigliarla alla sua popolazione, mentre in Inghilterra è ormai  da settimana che l’obbligo è decaduto.

Ricordiamo, infatti, che la gestione sanitaria spetta ai singoli governi locali che scelgono se adottare in toto, o solo in parte, le direttive che vengono decise a Downing Street.

Tornando all’annullamento di tutti gli obbligi, da questa mattina (venerdì 18 marzo), dalle ore 4 tutti coloro che entrano in UK da ogni parte del mondo, Italia compresa, non dovranno più sottoporsi a nessun test, sia nel momento della partenza che entro due giorni dall’arrivo. Non si dovrà neppure compilare nessun locator form. L’annullamento delle regole varrà sia per coloro che hanno già ottenuto almeno due dosi di vaccino che per coloro che non hanno mai scelto di essere vaccinati.

Una scelta indubbiamente drastica presa dal governo di Boris Johnson che fa leva sull’andamento della campagna vaccinale che alla giornata di ieri ha registrato il 91% della popolazione dai dodici anni in su vaccinata con una dose, l’85% con due dosi e il 67% con tre. Mentre in primavera verrà somministrato il nuovo booster, ossia la quarta dose. Sarà offerto agli adulti dai 75 anni in su, ai residenti delle case di cura e agli immunodepressi di età superiore ai 12 anni e a rischio molto più elevato di contrarre il coronavirus in forma grave. Ci vorrà quindi tempo prima che la quarta dose sarà inoculata anche al resto della popolazione.

Qui dove monitorare l’andamento della pandemia in UK e della relativa campagna vaccinale.