Che siate esperti o profani, in visita o di stanza a Londra, la capitale inglese riserva delle chicche tra jazz e blues. Abbiamo scelto per voi cinque santuari della musica, templi per apprezzare il sapore originale dei ritmi che dal Delta del Mississippi hanno raggiunto ogni angolo del mondo.
Questa top five, non una guida definitiva, nasce dall`incontro con il bluesman Marco Buono. Apprezzato e conosciuto dai big del jazz e del blues, si distingue per bravura a cifra stilistica tutta sua. Vive di blues, vive per il blues e ti contamina con la sua passione.
“Questi sono bar che hanno fatto la storia della musica. Qui – mi racconta Buono – hanno suonato i migliori artisti del mondo. Respiri blues, vivi jazz e ti innamori della musica”. Lui il maestro, io il neofita ci incamminiamo. Ci muoveremo tra West End e Camden Town. Partendo proprio dalla prima area e la sua tradizione musicale. Pronti, andiamo.
The 100 Club
È qui, infatti, che il gruppo di Mick Jagger si esibì nel 1982 per lanciare l`atteso tour europeo. E da allora, poco è cambiato. Varcare la soglia di 100 Oxford St. è come un viaggio storico e musicale, insieme. Riduttivo parlare di storia della musica. Qui blues, jazz, soul, rhythm and blues si sono alternati influenzandosi a vicenda. Conosciuto anche per essere casa del Punk, apre le porte come Feldman Jazz Club nel 1942. Il padre del batterista Victor Feldman, infatti, affittava la struttura per far suonare i figli. Da allora ha ospitato mostri sacri da Muddy Waters a BB King, passando per i The Clash. Anche gruppi più recenti (Oasis, Kings of Leon) hanno avuto i loro minuti di celebrità al The 100 Club che nel frattempo ha cambiato nome, proprio in onore al civico. Ma sono i secret shows a meritare una menzione particolare. Esclusivo.
Ain’t Nothin But The Blues Bar
Situato in Carnaby st., 20 Kingly st. per esattezza, si fregia di essere il miglior blues club di questo lato dell`Atlantico. Una definizione che non si allontana dalla realtà. Amato dagli artisti americani, che apprezzano particolarmente esibircisi, è stato fondato da Kevin Hiller. Il bar, che si estende per dominare l`ingresso, vanta una miriade di alcolici. A questo si contrappone lo stage. La musica, c`è un live ogni giorno, i colori, le luci e le persone, creano una atmosfera coinvolgente. È unico, tra i molti, a vantare anche spettacoli di Burlesque. Una sicurezza.
Ronnie Scott’s
Posizionato nel cuore di Tottenham Court Road, è stato fondato nel 1959 da Ronnie Scott, appunto, apprezzato sassofonista che fece di questo basement nel West end di Londra un posto per musicisti locali. Oggi, questo luogo dalle luci soffuse, è uno dei più famosi jazz club del mondo. Il costo di ingresso per qualcuno può essere noioso, ma le esibizioni che vanno fino a tardi, la presenza di grandi artisti del calibro di Pat Metheny, Jeff Beck, Taj Mahal, ne fanno un must-see. Ritrovo per hipster e fan del jazz é da non perdere. Consigliato.
The Blues Kitchen
Very good stuff, indeed. L`esperienza al The Blues Kitchen è favolosa. La scelta è tra i tre club di Shoreditch, Brixton e Camden Town. Noi ci fermiamo in quest`ultimo. Musicisti da tutto il mondo, pubblico giovane e buona cucina, sono gli ingredienti per un`ottima serata. Le luci scure e un suono perfetto, particolare attenzione è dedicata dai fonici, sono quel plus che fanno del The Blues Kitchen un posto in cui perdercisi. Ci hanno suonato, tra gli altri, artisti dal calibro di Jimmy Vaughan, fratello Steve Ray Vaughan, e Mud Morganfield, figlio di Muddy Waters. Incredibile.
The Jazz Café Camden
Posto ideale per finire la serata in bellezza. Il palco, il balconcino che corre parallelo su tutta la lunghezza della sala inferiore, le diverse serate, in genere e musica, ne fanno un punto di ritrovo e riferimento. La struttura, che si impernia attorno alla sala, merita un richiamo a sé. Visitate il guardaroba e il bagno al piano inferiore, cunicoli a mattoncini instagrammabili. Ottima cucina e serate, che si inseriscono perfettamente nell`esperienza Camden Town. Per il Jazz Cafè di Camden non c`è solo jazz. Il tentativo, riuscito, di fondere musica proviene da tutto il mondo, in un curioso mix di culture, è il fulcro del venerdí a Camden. Vi possiamo garantire, ha qualcosa dell`imperdibile. Top.