Caro energia: in UK in sofferenza anche molti business italiani

Gli impenditori del Belpaese a Londra stretti nella morsa dei rincari. Buompane (WeRoast): "Cerchiamo di tenere duro, non vogliamo aumentare i prezzi a discapito dei clienti"

Caro energia: in UK in sofferenza anche molti business italiani

 

Il caro energia anche nel Regno Unito sta colpendo indifferentemente tutti: dalle famiglie alle aziende, partendo dalle piccole realtà commerciali fino ai grandi gruppi internazionali.

Tutti hanno visto aumentare la propria bolletta del gas e della elettricità anche fino al 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Un valore, in termini assoluti, che può significare poche decine di sterline su base mensile, se parliamo di piccoli nuclei familiari che non fanno un uso eccessivo dell’energia per il proprio fabbisogno quotidiano, ma anche migliaia di sterline se il riferimento è alle medie e grandi realtà commerciali del paese.

A questi aumenti nessuno sfugge, compresi i tanti business fondati da italiani che operano, ad esempio, nella capitale inglese e che di gas ed elettricità ne fanno un uso consistente ogni giorno.

Francesco Buompane di WeRoast London

Come nel caso di WeRoast, la più grande torrefazione operativa a Londra nella zona centrale, aperta da un italiano, Francesco Buompane. Il gas è essenziale per far funzionare le tostatrici con le quali lavorare i milioni di chicchi di caffè provenienti dalle aziende agricole del centro e sud America così come da alcuni paesi africani. L’elettricità  serve a far girare i numerosi macchinari che dopo la tostatura creano la profumata polvere di caffè che viene distribuita in molte case, caffetterie e ristoranti della capitale inglese.

Durante il 2021 la media del valore delle bollette di gas che pagavamo ogni mese si aggirava intorno ai £342, ora la media di questi ultimi mesi è esattamente il doppio: £680 – spiega Buompane -. Il doppio, per consumare la stessa quantità di gas, anzi anche di meno se consideriamo che nel mese di luglio scorso, tra manutenzione dei macchinari e primo periodo di vacanze estive dei nostri dipendenti, abbiamo usato meno gas rispetto ai mesi precedenti“.

Buompane gestisce anche una serie di caffetterie, tra queste 44Coffee lungo Tower Bridge Road. Qui è il costo dell’elettricità a pesare di più sui conti mensili. “L’aumento è stato del 40% – aggiunge l’imprenditore italiano – siamo passati da bollette dal valore medio mensile di £500 all’ultima ricevuta di £700. E’ davvero difficile andare avanti così, ma cerchiamo di tenere duro perché non vogliamo che questi aumenti ricadano sul prezzo finale a discapito del cliente. Stiamo cercando di mantenere gli stessi costi dei prodotti finiti, così come lo sono da quando abbiamo aperto alcuni anni fa. Ma se andiamo avanti con altri aumenti, saremo costretti a ritoccare i prezzi al rialzo“.

Peppe Corsaro di La mia mamma e Made in Italy

Chi ancora riesce a gestire la situazione dei rincari è Peppe Corsarso: la sua famiglia ha aperto tre ristoranti a Londra con insegna “La mia mia mamma”, una quarta nuova apertura è prevista ad ottobre, più altre due pizzerie “Made in Italy”. “Fortunatamente abbiamo in essere contratti con costi fissi mensili – spiega il giovane imprenditore – quindi il budget allocato per gas ed elettricità per le nostre cinque attività è sempre il medesimo. Ma, ecco la brutta notizia, questi contratti dovranno essere rinnovati nei prossimi mesi perché sono vicini alla scadenza. Abbiamo già preventivamente contattato il nostro broker per sondare il terreno alla ricerca del miglior fornitore, ma anche nel caso più conveniente, le nuove tariffe che ci hanno proposto solo per l’elettricità prevedono un aumento del 100% e per il gas si parte da un minimo del 50%“.

Anche Corsaro ha scelto di lasciare i vari menù invariati come se il picco di inflazione in UK non ci fosse mai stato, ma la cosa, ammette, non potrà durare molto. “Purtroppo saremo costretti a ritoccare i prezzi verso l’alto, speriamo non di tanto, perché molto dipenderà dai prossimi mesi e da quanto i nuovi fornitori riuscianno a tenere bassi gli aumenti ormai certi che ci proporranno“.