Brenda Hale, prima donna a presiedere la Corte Suprema britannica

La baronessa da sempre in prima linea nel promuovere diversità e parità di genere all'interno del sistema giudiziario

Brenda Hale, prima donna a presiedere la Corte Suprema britannica

La giudice Brenda Hale è la prima donna in Gran Bretagna ad essere stata nominata presidente della Corte Suprema, rompendo quello che in inglese viene chiamato glass ceiling, ossia quella barriera che non si vede ma che in realtà c’è e che spesse volte ostacola l’ascesa di carriera.

Un importante traguardo per la baronessa, femminista di lungo corso,  ma anche per l’intero sistema giudiziario, spronato più volte dalla stessa giudice a promuovere la diversità e la parità di genere al suo interno, lottando contro atteggiamenti sessisti e classisti.

Nel 2015, durante un intervento alla Manchester University, Hale aveva sottolineato la netta prevalenza di uomini bianchi provenienti da scuole private e università di spicco come Oxford o Cambridge, tra coloro nominati per a ricoprire ruoli di magistrato. Certamente il nuovo incarico non porterà ad un immediato livellamento nel sistema giudiziario poiché attualmente nella Corte d’Appello le giudici sono 8 su 24. Simile situazione è riscontrabile anche nell’Alta Corte, dove sono 21 le donne su un totale di 106 magistrati. Tuttavia, è innegabile che il traguardo di Hale costituisca un importante momento nella storia della Corte.

Classe 1945 e laureata in legge a Cambridge con il massimo dei voti, la carriera della baronessa è segnata sin da subito da grandi soddisfazioni. Inizia il suo percorso alla Manchester University nel ruolo di junior lecturer, viene nominata membro della Law Commission Queen’s Counsel nel 1989,  giudice della Corte Suprema nel 1994 e vicepresidente nel 2013. Brenda Hale si insedierà definitivamente nella sua nuova posizione il 2 ottobre, prendendo il posto di David Neurberg, di cui è stata la vice dal 2013.