“Birra meno costosa grazie alla Brexit”. La populista manovra finanziaria di Boris Johnson

Il ministro del Tesoro Rishi Sunak ha presentato il nuovo "budget" durante il quale ha sottolineato più volte che l'essersi staccati dall'UE permetterà al paese di riprendersi meglio dalla pandemia

“Birra meno costosa grazie alla Brexit”. La populista manovra finanziaria di Boris Johnson

 

Tempo di bilanci e di nuove azioni per il governo britannico di Boris Johnson che proprio oggi ha presentato la nuova manovra finanziaria per bocca del suo ministro del Tesoro Rishi Sunak.

Una manovra che comprende qualsiasi aspetto della vita sociale, interessando sia le grandi, medie e piccole aziende, ma soprattutto le persone che potrebbero godere dei nuovi sgravi fiscali già a partire dal prossimo anno.

E uno di questi passa proprio attraverso uno dei luoghi più amati dai britannici: il pub. In una serie di modifiche fiscali, Sunak ha infatti annunciato un nuovo sistema di dazi sugli alcolici, tra cui un’aliquota fiscale più bassa sulla birra alla spina e sul sidro, per agevolare la ripresa al consumo. “Una manovra resa possibile grazie all’uscita dall’Unione Europea che ci sta permettendo di gestire aspetti finanziari strettamente legati al nostro paese, in maniera diretta senza passare per terzi“, quanto ha riferito Sunak presentando la manovra di fronte ai membri del parlamento.

Ma a parte la pressione fiscale più bassa sugli alcolici, è indubbiamente la spesa sanitaria la voce che ha più interessato tutti, dato che il Regno Unito si trova ancora nel pieno della pandemia, se pur in maniera molto più controllata rispetto ai mesi passati. Questo grazie a un forte investimento che il Governo ha fatto, tra gli altri, per la ricerca sui vaccini e per l’approvvigionamento degli stessi.

La spesa sanitaria complessiva in UK è destinata ad aumentare di 44 miliardi di sterline entro la fine della legislatura, arrivando a raggiungere i 177 miliardi di pound.

Secondo gli analisti, si tratta di una manovra sicuramente espansiva nonostante il peso rappresentato dal debito pubblico accumulato proprio durante la pandemia. E’ previsto che ogni ministero riceva un aumento in termini reali della spesa che complessivamente per tutti i dipartimenti raggiungerà i 150 miliardi di sterline nei prossimi tre anni.

In dettaglio, si parla di 21 miliardi di pound per le strade, 46 miliardi per le ferrovie, e 24 per gli alloggi, la cui carenza è uno dei problemi persistenti in UK. Arriva anche un significativo aumento dei fondi destinati ai paesi che compongo il Regno Unito: alla Scozia andranno in media 4,6 miliardi di sterline l’anno, 2,5 miliardi al Galles e 1,6 miliardi per l’Irlanda del Nord.

Sono stati annunciati anche 2,2 miliardi di sterline per tribunali, carceri e i servizi di libertà vigilata, mentre altri investimenti importanti riguardano le scuole e la ricerca scientifica. Nel contempo Sunak ha annunciato, come anticipato, una serie di tagli fiscali per gli alcolici, ma anche per i biglietti dei voli interni tra i quattro paesi e per il sistema di sussidio pubblico noto come Universal Credit.

Per il ministro del Tesoro è stata proprio la Brexit a permettere di avere un sistema fiscale “più semplice e più equo” e di poter intervenire con la massima libertà. Resta comunque una certa preoccupazione per l’inflazione per cui si prevede di passare dal 3,1% a una media del 4% nel 2022.

Critiche sono arrivate dall’opposizione laburista alla manovra d’autunno del governo conservatore. Secondo la Cancelliera dello Scacchiere ombra, Rachel Reeves, le famiglie che faticano per il costo della vita, le imprese colpite dalla crisi delle forniture e quanti si affidano ai servizi pubblici “non riconosceranno il mondo descritto” da Sunak.

I dettagli della manovra possono essere consultati sul sito ufficiale del governo a questo indirizzo.