Un innovativo memorandum of understanding, come è stato definito dalle due parti, ossia una dichiarazione d’intenti per dirla all’italiana, è stato siglato tra Italia e Regno Unito proprio questa mattina a Roma.
E’ il primo accordo bilaterale con uno stato membro dell’Unione Europea, raggiunto dall’UK da quando la Brexit è stata attuata.
Si tratta formalmente dell’avvio a un nuovo dialogo strategico per la promozione delle esportazioni e degli investimenti bilaterali nel contesto post-Brexit fra Italia e Regno Unito, che ha visto al tavolo delle trattative il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e il segretario di Stato per le Imprese e il commercio del Regno Unito, Kemi Badenoch (i due nella foto sopra, foto Ministero degli Esteri).
Attraverso il memorandum, spiega una nota, “l’Italia e l’UK puntano ad approfondire il solido partenariato economico tra i due Paesi, adattandolo al contesto ‘post-Brexit’“.
“Questo Memorandum – ha affermato Tajani, che è anche vice presidente del Consiglio dei ministri – rappresenta una piattaforma di enorme potenziale per la promozione del nostro export e delle nostre eccellenze imprenditoriali, in un’ottica di crescita e prosperità condivisa, nel pieno rispetto delle competenze e dei nostri impegni Ue“.
L’intesa, firmata in Farnesina, si propone di istituire un meccanismo strutturato di concertazione e collaborazione tra imprese, istituzioni ed enti preposti all’internazionalizzazione, con un focus sui settori più innovativi e ad alto potenziale di sviluppo, tra cui green economy, tecnologie avanzate, scienze della vita, ingegneria ed industrie creative, start-up e innovazione.
Badenoch, dal canto suo, ha dichiarato: “Sono molto lieta di essere qui a Roma per rafforzare le relazioni commerciali Regno Unito-Italia il cui valore supera i 43 miliardi di sterline. I legami commerciali con i Paesi europei sono per noi di fondamentale importanza e questa partnership porterà enormi opportunità di export e investimento nei settori high-tech del futuro con forti prospettive di crescita, contribuendo a dare impulso a entrambe le nostre economie“.