
Hanno letto i nomi delle vittime e cantato in coro la Marsigliese, sotto la bandiera francese che sventolava a mezz’asta dal balcone del CineLumiere.
Questa sera oltre 800 londinesi, soprattutto giovani e molti bambini, hanno manifestato la propria solidarietà ai giornalisti uccisi nella strage al Charlie Hebdo. Davanti all’istituto francese, nel quartiere di South Kensigton, in molti hanno portato con sè i simboli di questi ultimi tre giorni di cronaca: cartelli multilingue con slogan che inneggiavano alla pace ed alla libertà di espressione, matite, vignette. Una signora in prima fila ha innalzato un foglio nero con un disegno osceno, nello stile del magazine satirico. Più sotto, una decina di bambini sedevano per terra in cerchio ed accendevano candele.
Ad organizzare via Facebook la manifestazione pacifica, chiamata “Charlie Hebdo London Vigil”, sono stati alcuni giornalisti britannici tra cui il reporter Stephen Hayward e lo scrittore Kevin Jackson. Sono stati proprio loro a leggere l’elenco dei colleghi colpiti a morte nella redazione del settimanale francese, seguiti dai nomi dei poliziotti caduti. Dopo una poesia in francese, è sceso il silenzio per un lunghissimo minuto durante il quale la folla lungo Queensberry Place – chiusa al traffico – è rimasta muta. Infine l’inno di Francia, in coro ed a pieni polmoni, e poi l’applauso finale.
Durante l’evento il CineLumiere, la biblioteca ed il bar sono rimasti aperti, seppure con qualche misura di sicurezza: al desk d’ingresso, una volta controllati borse e zaini, è stato possibile scrivere un messaggio di solidarietà in due “Condolence Books”. C’è anche chi ha portato un regalo, un pacchetto con la scritta “Charlie Hedbo, solidarietà a voi!”.
“E’ importante – spiega a Londra, Italia Stephen Hayward – che stasera in tanti abbiano risposto al nostro invito via Facebook. Non siamo certo un partito politico, e non sappiamo ancora quali iniziative decideremo di fare insieme. Siamo un gruppo, questo è l’importante”.
Francesca Marchese